L’etoile Pina Testa festeggia 35 anni di attività
Dal 1978, quando per la prima volta in via Roberto Santamaria si alzava la saracinesca di una scuola di danza che faceva capo ad una prima ballerina salernitana del Teatro San Carlo di Napoli, il Professional Ballet, sono trascorsi 35 anni. Da allora ne sono cambiate di cose, ma tante sono sempre le stesse: rigore e disciplina continuano ad essere i capisaldi di un nutrito staff di insegnanti; lavoro, impegno e sudore si riconfermano la “merce di scambio” richiesta agli allievi, oltre 200 quest’anno che hanno deciso di riporre in quell’etoile di cui sopra, Pina Testa, tutte le loro speranze ed aspirazioni. E lei che della danza ne ha fatto “un’esigenza primaria”, approcciandosi a quest’arte prima come unica protagonista sulla scena e poi come trepidante regista di un’intera scuola dietro le quinte, non ha mai smesso di incoraggiarli. “In un panorama in cui tutto sembra volgere al peggio, affermiamo con orgoglio i nostri piccoli successi – spiega la Testa – e ci ritroviamo a parlare di tanti ex allievi impegnati al Teatro Verdi come ballerini, figuranti, aiuto – coreografi, in tournee con le compagnie teatrali, scritturati per i numerosi spettacoli per le scuole primarie del territorio, ma anche a tutti gli effetti corpo di ballo di prestigiose accademie come il Teatro San Carlo e l’Opera di Roma, ed infine giornalisti e critici di danza”. Con questo successo in tasca, la scuola, il Professional Ballet, si appresta ad andare nuovamente in scena per accompagnare sei emozionati protagonisti giunti al termine del loro ciclo di studi. L’esordio è fissato per mercoledì 5 giugno alle 19.30, un divertissment di diversi stili coreografici di tecnica moderna, con una puntatina di hip hop, zumba e salsa cubana, in cui spiccano le “opere contemporanee” a firma di Dino Verga e Davide Raimondo per la video dance. Successivamente si passerà al musical, “Chicago” e “Specchio delle mie brame” per le coreografie di Simona Di Pierri, in cui gli allievi diplomandi faranno il loro primo ingresso in scena come protagonisti. Spazio alla danza classica venerdì 7 giugno quando alle licenziande Francesca Pierro, Paola D’Alessio e Alessandra Apone toccherà danzare il tanto atteso passo d’addio. Per loro tre ruoli diversi nella parte tecnica, rispettivamente “Raymonda”, “Coppelia” e “La Vivandiere”, per poi interpretare successivamente gli accattivanti intrighi amorosi di una Parigi inizio secolo che solo il libretto de “La Vedova Allegra” di Lehar (su coreografie di Monica Micali) riesce ancora a descrivere perfettamente. Doppio appuntamento (alle 17 e alle 20) sabato 8 giugno: toccherà agli tre giovani danzatori che concludono il loro ciclo di studi. Presenta Gaetano Stella, l’ingresso è ad invito.
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