“TRAGODÌE, I CANTI DEL CAPRO”: IL CONCERTO ESCLUSIVO IN CAMPANIA DI CAPOSSELA PER "52 STORIE DA RACCONTARE"
"Tragodìe, I canti del capro" è il titolo del lavoro che Vinicio Capossela ha creato anche per "52 Storie da Raccontare". Martedì 20 agosto, quando alle ore 21.30 (costo del biglietto: 30 euro, posto unico), i riflettori illumineranno il Tempio di Nettuno a Paestum il mondo classico incontrerà il presente accompagnato da una "musica nata da una catastrofe". Un concerto da condividere più che da ascoltare per scrivere al plurale un nuovo ed inedito racconto per "52". In greco, canto e tragedia - tragoudi e tragodìa - hanno la stessa origine semantica nel riferimento al capro, al tragos, il "devastatore delle viti" che veniva sacrificato nei riti dionisiaci o dato in premio al componimento in rima giudicato migliore. Hanno anche la stessa radice tar, che anticamente indicava il penetrare, il trapassare e quindi, per analogia, il ferire e l'uccidere. Ben prima di essere rappresentazioni drammatiche, prima di mettere in scena le sventure che gli Dei avevano dato agli uomini perché avessero di che cantare, le tragedie furono canti, e questi prima ancora furono grida e lamenti e alte querele segnate dal dolore o dall'ebbrezza, dal raccapriccio o dalla meraviglia. Come un antico rapsodo, il "cucitore di canti", il philomythos Vinicio Capossela ha raccolto per questo concerto le sue canzoni più ispirate al mito e all'ancestralità, quelle che più fortemente si afferrano alle ragioni primordiali del canto umano, all'istinto, alla selvatichezza, all'irriducibilità dell'esserci, quelle che più riaccendono, a migliaia di anni di distanza, le origini del raccontare.
Per questo, accanto ai musicisti-pilastro della sua band, Alessandro Asso Stefana (chitarra) e Glauco Zuppiroli (contrabbasso) ci saranno degli ospiti di eccezione: Peppe Frana, agli strumenti medievali e orientali a plettro, il percussionista greco Angelos Polychronou, il suonatore cretese di oud e bulgari Labis Xylouris e soprattutto Gavino Murgia, il "Dio Del Vento".
Anche i posti prescelti per "Tragodìe, I canti del capro" hanno a che vedere con l'amore per la meraviglia: l'antichissimo nuraghe della Tomba dei Giganti, Sa Domu 'e s'Orcu di Siddi, l'anfiteatro dei Ruderi a Diamante e il Tempio di Nettuno a Paestum. Il 26 agosto sarà ancora una volta il Tempio di Nettuno a farsi scenografia naturale per il terzo capitolo di questo artistico prologo. A muoversi tra le colonne dell'antica città di Poseidonia sarà Peppe Servillo che con i Solis String Quartet, dalle ore 21.30, suoneranno "Spassiunatamente" (costo del biglietto: 18 euro, posto unico).
Per maggiori informazioni consultare il sito internet www.52racconti.it o la pagina Fb "52racconti".
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