D’Acunto:
“ Una scelta incoerente e irragionevole
”
“ La raccolta differenziata: ecco il nostro
futuro ”
“I Picentini hanno fatto negli
ultimi anni una scelta coerente di qualità
sociale, urbana ed ambientale avviando, con convinzione,
politiche pubbliche volte a realizzare il territorio
dell’accoglienza e delle tipicità.
Chiaramente il Giffoni Film Festival, Sieti Paese
Albergo non possono restare come esperienze isolate
nel territorio o peggio estranee allo stesso.
Pertanto, con il sistema Turistico Locale e con
le diverse forme di concertazione è stato
messo in campo un processo di collaborazione interistituzionale
volto a coinvolgere tutto il territorio con i
suoi diversi Comuni.
Oggi i Picentini sono seriamente impegnati, in
modo concorrenziale, con altri territori, a presentarsi
con una offerta territoriale integrata fatta di
ricettività, enogastronomia, prodotti tipici,
lavorazioni artigianali, eventi culturali, servizi
efficienti ed una forte identità locale
profondamente vissuta all’interno e riconoscibile
all’esterno. E’ un percorso lungo
che paga in termini di sviluppo economico, di
attrattività territoriale e di sostenibilità
sociale ed ambientale; alcuni segnali sono già
forti, tra questi va evidenziato che diversi sono
i comuni picentini dichiarati e premiati come
comuni Ricicloni per la raccolta differenziata
integrata. In questo processo la richiesta di
accogliere a Santa Maria a Vico di Giffoni Valle
Piana un terzo Termovalorizzatore per la Campania
appare fuori da ogni logica, se non addirittura
irragionevole visto il lavoro per affermare nei
picentini la qualità sociale, urbana ed
ambientale.
Né può essere valida la motivazione
che altri si sottraggono alla realizzazione di
tale impianto: il problema dei rifiuti deve essere
gestito, come ben dice Ciampi, da chi li produce
e non il contrario, cioè da questi (dalle
città) trasferito con arroganza (trovando
poi compiacenza) nei piccoli comuni che, invece,
lavorano per la qualità territoriale.
Così come non regge la motivazione che
il comune ospitante vedendosi risolti i problemi
di bilancio ne chiede a gran voce l’installazione
in barba ad ogni sostenibilità sociale,
urbana e ambientale non solo per il proprio comune
ma per tutto il territorio dei Picentini che hanno
già pagato e continuano a pagare per il
carico di impianti già presenti.
Infine, penso che se si voglia e si debba accettare
il Piano Regionale di Smaltimento dei Rifiuti
non va assolutamente dimenticato che questo Piano
prevede l’adozione della raccolta differenziata,
a monte, così da destinare una ridotta
quantità di rifiuti a CDR e quindi ai due
termovalorizzatori previsti. Non è ragionevole
che si parli di termovalorizzatore e non si attui
a tappeto in Campania la raccolta differenziata.
Forse qualcuno pensa di portare il <tal quale>
e non la frazione di secco indifferenziato al
termovalorizzatore ? Parlare chiaro aiuterebbe
a capire dove si sta mirando! Ma c’è
qualcuno che ancora pensa che della differenziata
si può fare a meno?
Una riflessione pacata ed equilibrata certamente
aiuterebbe a evidenziare che i picentini non hanno
nulla in comune né con il termovalorizzatore
(hanno scelto la differenziata) né con
chi non comprende il percorso di qualità
territoriale intrapreso che si fonda su stili
di vita virtuosi e sostenibili!”.
Rosario D’Acunto - Sindaco di Giffoni
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