Martinangelo:
“Il Termovalorizzatore? Si può fare
a patto che…”
L’assessore provinciale all’Agricoltura
promuove un “Forum Ambiente nei Picentini”
Da più settimane sulla stampa nazionale
e locale è in corso un dibattito a mio
avviso ancora troppo demagogico sul ciclo integrato
dei rifiuti. Innanzitutto il Centro-Sinistra prima
e il Centro-destra poi, fanno finta di non ricordare
che il Parlamento Italiano, su proposta di un
“Ministro Verde”, ha approvato un
decreto legislativo che prevede la realizzazione
di impianti come i CDR ed i Termovalorizzatori.
Un Termovalorizzatore è compatibile con
le politiche di sviluppo avviate nei Picentini?
Ritengo di sì, a specifiche condizioni
che indicherò di seguito, stimando che
la classe dirigente amministrativa dei Picentini
è nota per avere molti meriti e per un
alto profilo riformista, abituata più a
fare che a dire!Proprio nel territorio che coniuga
bene il turismo culturale e d’accoglienza
con il turismo rurale può venire un esempio
internazionale di compatibilità dei sistemi
socio-economici. Nei Picentini potrà localizzarsi
un Termovalorizzatore partendo dalle seguenti
fasi amministrative:
a) Incarico all’Università di Salerno
in concerto con il Ministero dell’Ambiente
per una valutazione complessiva di compatibilità
tra impianti esistenti (Cementificio) e quelli
eventuali prossimi (Centrale Termoelettrica),con
la possibile realizzazione del Termovalorizzatore;
b)Avviare da subito la bonifica di tutti i siti
inquinati dei Picentini,con la chiusura definitiva
della discarica di Parapoti e il superamento dell’impianto
di Tritovagliatura a Sardone;
c)Potenziare la raccolta differenziata in tutti
i Comuni del Picentino;
d)Prevedere una viabilità alternativa per
scongiurare l’attraversamento dei mezzi
pesanti nei centri abitati dei Comuni del Picentino;
e)Realizzare il Termovalorizzatore al di fuori
della gara regionale vinta dalla FIBE, con una
gestione unitaria e autonoma del territorio;
f) Stipulare ai sensi dell’art.34 del T.U.
267/2000 un Accordo di Programma tra i Comuni
del Picentino e di Salerno per concordare non
solo il dovuto ristoro per legge al Comune ospitante,
ma soprattutto un Piano di interventi socio-economico
e di opere per una grande Area Metropolitana Picentini
-Salerno all’altezza di una piccola Svizzera.
Un solo esempio: con tali fondi sarebbe o non
sarebbe utile completare il restauro del patrimonio
culturale dei Picentini come le Grotte di Olevano?
Per cui sono grato al Sindaco di Giffoni Valle
Piana per il coraggio e la determinazione dimostrati
su una materia complessa, ma chiedo da subito
al Presidente della Provincia di convocare un
Forum Ambiente nei Picentini su tali tematiche,
per un approfondito confronto tecnico –
amministrativo -scientifico.
Corrado Martinangelo
Assessore provinciale all’Agricoltura e
Foreste
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