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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Non bruciateci il futuro

Il sindaco Carpinelli ha finalmente visitato il termovalorizzatore di Brescia e ci rassicura che tale impianto non è nocivo per la salute dei cittadini.
Peccato che esperti nazionali non la pensino come lui! Il dottor Federico Valerio,consigliere nazionale d’Italia Nostra, definisce un bluff i 42 termovalorizzatori già esistenti in Italia, perché inquinanti, costosi e distruttori di materia prima.
Stefano Ciofani, coordinatore scientifico di Legambiente nazionale, afferma che “il primo comandamento è evitare il modello Brescia, perché significa rinuncia preventiva alla raccolta differenziata, lì si brucia tutto, è un ecomostro per gli ovvi e negativi parametri delle sue emissioni”.
Anche l’Unione Europea ha bocciato l’impianto di Brescia perché privo di Valutazione di Impatto Ambientale. Carpinelli vuole regalare tutto questo a Giffoni?
Non vogliamo cadere nel falso problema del sito: Sardone o S.Vittore? Qualunque sia il sito, il problema non cambia; il termovalorizzatore non porterà a Giffoni alcun beneficio occupazionale, perché sono impianti altamente robotizzati; porterà invece problemi di viabilità , di salute (cattiva) e probabilmente comporterà un declassamento dell’intero territorio e dei nostri prodotti DOP-IGP, con grave danno all’economia agricola.
E’ la raccolta differenziata, il vero nodo da sciogliere. Con la selezione alla base, infatti, diminuisce il volume dei rifiuti prodotti e si riducono gli scarti indifferenziati. Basterebbe applicare seriamente il decreto Ronchi per risolvere buona parte del problema! Ma il nostro comune, dipinto sempre all’avanguardia, su questo problema è tra gli ultimi dell’intera provincia; lo stesso dicasi di Salerno che riesce a differenziare appena il 10% della produzione giornaliera dei rifiuti.
Differenziando in modo più oculato, i giffonesi potrebbero pagare di meno sulla Tassa Rifiuti Solidi Urbani.
Diciamo un No secco al Termovalorizzatore e invitiamo tutti i partiti, di qualsiasi schieramento, e le associazioni ambientaliste giffonesi a pronunciarsi in merito. Perchè Rifondazione Comunista tace?
Perchè An è favorevole a Giffoni ma contraria ad Acerra? Perché il Circolo Picentino tace? Perché Legambiente tace?La salute dei cittadini non può essere barattata a nessun prezzo.
Diciamo No a decisioni calate dall’alto e non discusse con i cittadini; non si tratta di una strada in più o in meno, ma del futuro dei Picentini!

Comitato cittadino contro il Termovalorizzatore
Ennio Rinaldi, consigliere comunale di Giffoni Valle Piana

Inchiesta pubblicata dal periodico "Promemoria" nel mese di settembre del 2004
 
 
 
 
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