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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Avevo visto giusto!

Di fronte alla catastrofe ecologica di Pianura e all’emergenza rifiuti in Campania, non possiamo non evidenziare con il massimo risalto possibile che oggi quasi tutti affermano la necessità di costruire dei termovalorizzatori. Anche quelli che fino a poco tempo fa erano pronti a fare le barricate. E’ stranoto che questa soluzione è stata indicata in tempi non sospetti dal Consigliere regionale Ugo Carpinelli, un precursore in questa controversa materia e tra i  primi  amministratori della Campania e del Sud Italia ad aver coltivato un’idea, all’epoca apparsa folle, e che ora gli è stata in qualche modo  “scippata”  e probabilmente sarà realizzata dal Sindaco di Salerno. Oltre al danno, la beffa? Non entriamo nel merito del problema, ma avevo visto giusto quando nel mese di settembre del 2004 sulle colonne del Periodico Promemoria in uno speciale sul “caso inceneritore”, visibile anche su questo quotidiano on line nella sezione Dossier, scrivevo testualmente sulla base di poche fonti: “Perché invece di preoccuparsi dei sacchetti dell’immondizia in mezzo alle strade di Salerno il ceto politico diessino di questa provincia compresi la deputazione regionale e nazionale non conduce una battaglia a tutto campo che porti alla rescissione del contratto con la FIBE, a cui il commissariato di governo non solo ha delegato la realizzazione, ma anche la definizione delle caratteristiche e la localizzazione degli impianti, e cioè non solo la fase attuativa ma anche quella politico-progettuale”.  
Un’intuizione che negli ultimi tempi ha trovato una conferma clamorosa, nell’istruttiva relazione finale della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse.

Walter Brancaccio

 
 
 
 
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