In località Macchia di Montecorvino Rovella Operazione Cantine Aperte a Casa di Baal
Cantine Aperte, è l’evento più importante che si svolge in Italia con protagonista il vino, la sua gente e i suoi territori. Da ben 17 anni, nell’ultima domenica di maggio, le cantine socie del Movimento Turismo del Vino aprono le proprie porte al pubblico, favorendo un contatto diretto con gli appassionati del vino. Dalle 9.00 fin quasi a notte fonda l’azienda agricola di Annibale Salerno e Anna Corrado ha aperto le porte e la sua cantina all’enoturismo e ai sapori della viticoltura di qualità. Che si trova dove meno te lo aspetti, dietro l’angolo di un traffico impazzito; ai piedi di una collina strappata ad una storia anonima, c’è un pezzo di ruralità insospettabile che vale la pena di incontrare non solo per la qualità del vino e dell’olio, ma anche per la squisita ospitalità e la simpatia che emana dalle “sorelle” Salerno, Giusi, Laura e Patrizia, che costituisce già un elemento forte di richiamo. L’azienda agricola Casa di Baal ha proposto una kermesse all’insegna del buon vino e del buon vivere in armonia con l’ambiente. “Naturalmente…Cantine Aperte” non è solo uno slogan, ma un percorso enologico “open air ” offerto agli ospiti e agli appassionati che ha alternato visite guidate in vigna e in cantina, tra botti di acciaio e bottiglie, con un percorso illustrativo del processo produttivo abbinato ad una mostra fotografica di Elmo Della Corte e Carmine Tancredi. Ci s'inoltra poi tra le vigne e gli uliveti dell’azienda con Mario Salerno, una visita al frantoio dove si produce l’olio extravergine l’Oliveto. Naturalmente sugli scudi il Rosso di Baal, il Bianco di Baal, il Fiano di Baal, l’Aglianico di Baal, insomma i “magnifici” quattro di Giusi Salerno. Il Rosso di Baal - che nasce da uve di Aglianico, Barbera e Merlot - ha un carattere deciso e un rapporto qualità/prezzo di ottimo livello. E’ il fiore all’occhiello dell’azienda e tra i migliori vini della Campania. Il Bianco di Baal, affinato in botti d’acciaio, nasce da un felice connubio tra Malvasia, Moscato e Fiano. Di ottima fattura l’Aglianico di Baal che trascorre il suo tempo in botti di rovere mentre il Fiano di Baal è affinato “sur lies”, una pratica adattata nella Borgogna nella conservazione dei vini bianchi in barrique. Non solo degustazioni, dolci e bruschette con l’olio, ma anche l’arrivo del Vinobus Picentini alle ore 12,00 nell’ambito del programma “Tra Vino e Divino, per Chiese e Castelli” organizzato dall’Enoteca Provinciale di Salerno e l’esibizione della Compagnia “Sentimento Popolare” che ha sviluppato un excursus storico capace di spaziare, grazie alla forza espressiva della band, dai canti popolari della tradizione classica napoletana alle tarantelle, pizziche e tammurriate. Una full immersion nei ritmi, nella storia e nelle tradizioni popolari dal 700 ai giorni nostri. I visitatori hanno potuto apprezzare sia l’atmosfera piacevolmente rilassante della location che il tentativo di diffondere la cultura del vino e del luogo di produzione contribuendo alla valorizzazione del patrimonio ambientale e di civiltà rurale che alberga a poche centinaia di metri dal caos urbano. Una splendida festa, densa di significati e di emozioni. (W.B.)
Azienda Agricola Casa di Baal Via Tiziano 14-Macchia di Montecorvino Rovella (Sa)
Tel/Fax: 089 981143
Per informazioni e per ordinare i prodotti di Casa di Baal, basta inviare una mail a: info@casadibaal.it |