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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Torna l’universita’ al borgo.
Al via la quarta Scuola Estiva sul metodo e la ricerca sociale.

Il Borgo di Terravecchia si popola di studenti. Universitari provenienti da diverse regioni d’Italia e dall’Europa si sono dati appuntamento a Giffoni per la IV^ Scuola Estiva del professor Alberto Marradi dell’Università di Firenze sul metodo e la ricerca sociale. A portare il saluto di accoglienza è stato il Sindaco Paolo Russomando.
E’ una grande opportunità per la Città avere la presenza del professore Alberto Marradi, ordinario dell’Università di Firenze e presidente dei sociologi italiani, e di numerosi studenti provenienti da tutta Italia ospitati nel Borgo Mediovale di Terravecchia, ha dichiarato il sindaco Paolo RussomandoE’ intenzione dell’Associazione Borgo di Terravecchia e del Comune intensificare questo tipo di iniziative per dare l’opportunità anche ad altre università di organizzare master, corsi di formazione e attività didattiche, affinché altri studenti possano usufruire di queste strutture di straordinaria bellezza e comfort realizzate in sinergia tra la Regione Campania, la Provincia di Salerno e il Comune di Giffoni Valle Piana, per un importo di circa 15 miliardi di vecchie lire”.
Il Primo Cittadino ha aggiunto: “A dicembre appalteremo anche i lavori di recupero del Castello di Terravecchia per offrire nuovi spazi a coloro che vorranno organizzare attività culturali nella nostra Città”.
La Scuola Estiva è promossa dalle Associazioni “Paideia” e “Borgo di Terravecchia” (per informazioni www.borgoterravecchia.it o www.me-teor.it) con i dipartimenti di Scienze della Comunicazione e di Sociologia e Scienza Politica dell'Università di Salerno. Le lezioni saranno seguite dai 70 partecipanti, laureati e studenti, ed avranno una durata di due settimane (dal 27 agosto al 7 settembre).
L’Associazione Borgo di Terravecchia costituita nel 2003 dal Comune, socio unico e fondatore, è presieduta dal giornalista Luciano Pignataro e gestisce il patrimonio del Borgo Federiciano, recuperato dall’Amministrazione Comunale e destinato a centro di cultura, di formazione e alta specializzazione.

 
 
 
 
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