Carpinelli “sfiducia” il nipote e si ricandida a Sindaco di Giffoni.
E’iniziata la corsa per Palazzo di Città in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. Dopo la parentesi al Consiglio regionale, Ugo Carpinelli, più volte Sindaco di Giffoni Valle Piana, ha rotto gli indugi e ha annunciato la propria candidatura a sindaco, con larghissimo anticipo, con l’obiettivo di mettere la sua ipoteca di governo su altri cinque anni. Lo ha fatto con un manifesto pubblico nel quale si intravede chiaramente una critica all’attuale amministrazione comunale retta dal nipote Paolo Russomando. Occorre “una giunta più autorevole ed efficiente” afferma Carpinelli. Ovviamente, il sindaco in carica Paolo Russomando non l’ha presa proprio bene e sta organizzando con i suoi fedelissimi una lista alternativa da contrapporre all’ex Consigliere regionale. Per il Partito Democratico e per l’intera coalizione di centro-sinistra si preannuncia un clamoroso duello in famiglia tra Ugo Carpinelli e il sindaco in carica Paolo Russomando, consigliere provinciale del Pd e nipote di Ugo. E’ quasi certo infatti che Russomando non accetti di farsi da parte né di ricoprire un ruolo subalterno nella lista di Carpinelli. Dopo aver sottoscritto un documento per la candidatura a sindaco di Carpinelli, vi è stato un improvviso dietro-front di alcuni esponenti di Giffoni Democratica e dello stesso sindaco Russomando. L’esternazione di Carpinelli ha spiazzato un po’ tutti, compresi quei consiglieri comunali che avrebbero voluto proseguire il confronto per una soluzione “pacifica” del conflitto. E’ paradossale assistere a questa lacerazione, che ha provocato sentimenti di sconcerto nell’opinione pubblica, quando fu lo stesso Ugo Carpinelli ad imporre la candidatura alla carica di sindaco del nipote. L’annuncio di Carpinelli sembra aver determinato uno scatto d’orgoglio in chi ha creduto nel progetto politico di rinnovamento inaugurato dalla giunta Russomando. Il contrasto appare insanabile. Rifiutando il ruolo di sindaco “usa e getta”, Paolo Russomando intende costituire una lista civica in alternativa alla zio, che potrebbe contare sull’appoggio del vice sindaco Antonio Giuliano, degli assessori Antonello Iannuzzi e Massimo Mele, dei Consiglieri di maggioranza Gaetano Altamura Romina Malfeo e forse Vincenzo Cavaliero, di Rifondazione Comunista. Ugo Carpinelli invece sembra che abbia già raccolto le firme di 7 consiglieri comunali di maggioranza, tra cui spiccano i nomi dell’assessore Nicola Faino e di Carmine Verace. Una simile lacerazione interna al centrosinistra preannuncia una corsa ad ostacoli, più difficile del previsto. L’ipotesi dello scontro in famiglia sta ridando ossigeno al centrodestra che tenterà di espugnare l’ultima roccaforte del centrosinistra nel picentino. Rispetto al passato, può diventare però una partita aperta solo sulla carta. Non sarà un’impresa facile trovare un candidato sindaco autorevole o uno disposto a “sacrificarsi” contro Carpinelli che conserva ancora un rilevante seguito elettorale e una reputazione di ottimo amministratore. Nell’ultima consultazione elettorale il centrodestra si presentava sotto la sigla “Uniti per Giffoni” candidando a sindaco l’avvocato Anna Vassallo che si è poi dimessa dalla carica a favore dell’ex consigliere provinciale di Alleanza Nazionale Guido Carpinelli, fratello di Ugo. Si dà per esclusa, per ora, la diretta partecipazione dell’Assessore provinciale alle Attività Produttive Generoso Andria. Sul fronte dell’altra minoranza nulla di nuovo, probabile che “Giffoni Libera” decida di nuovo di correre da sola. Quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi è la ricerca affannosa di costituire una fronda trasversale anti-carpinelliana che si oppone alla continuità amministrativa e che raggruppi vari spezzoni di opposizione. Secondo alcuni addirittura il sindaco in carica Paolo Russomando che tuttavia ha fatto sapere, in risposta ai gossip disseminati ad arte, che non abbandonerà il campo del centrosinistra. Le due liste del centrosinistra, se si formeranno, si daranno battaglia sul serio o la lite in famiglia è solo una lite tra fazioni che sarà ricomposta nei prossimi mesi? Siamo solo al primo atto di questo microdramma politico e familiare. Staremo a vedere gli sviluppi.
(w.b.) |