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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Confiscati beni per un valore di quasi due milioni di euro a Carmine Foglia

Operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Battipaglia che hanno confiscato a un affiliato del clan Maiale e Pecoraro- Renna beni e società per un valore complessivo di quasi due milioni di euro di proprietà del pregiudicato Carmine Foglia, 51 anni, residente a Giffoni Valle Piana, già condannato per i reati di partecipazione ad associazione camorristica, estorsione, usura e porto abusivo di armi ed altro e ritenuto vicino al clan camorristico Pecoraro/Renna operante nell’area a sud della provincia salernitana. Il provvedimento di prevenzione patrimoniale, emesso dal Tribunale di Salerno - Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della Procura della Repubblica di Salerno che ha concordato pienamente sugli esiti di proposta per l’adozione della misura di prevenzione a carattere patrimoniale, avanzata dalla Compagnia di Battipaglia, prevede ex artt. 2, 2 bis e 2 ter L.575/1965, la confisca, previo sequestro, di beni, localizzati nel comuni di Giffoni Valle Piana ritenuti provenienti o frutto di illecite attività:

In particolare il provvedimento di confisca riguarda: tre immobili per civile abitazioni, un garage, due società di gestione di un negozio di generi alimentari e di un’attività di produzione di materassi, una moto, un’auto e due furgoni. Il tutto per un valore complessivo stimato pari a 1.800.000 (unmilioneottocentomila) euro. L’operazione è frutto anche di una costante e certosina attività di controllo del territorio condotta dai Carabinieri ai quali è apparsa immediata la sperequazione tra il tenore di vita del soggetto e dei suoi famigliari (sovente controllati a bordo di auto e moto di grossa cilindrata come l’AUDI A/8 oggi sottoposta a sequestro) ed il reddito da loro dichiarato, accertato attraverso certosini incroci delle risultanze delle varie banche dati prima tra tutte dell’anagrafe tributaria presso la quale i soggetti risultavano praticamente avere un reddito pari a 7.000 euro annuo. Ed interessante anche la valenza criminale del soggetto attinto dalla misura di prevenzione patrimoniale condannato per associazione camorristica perchè ritenuto affiliato al clan MAIALE e successivamente ritenuto vicino al clan dei PECORARO RENNA egemone nel territorio dei Picentini. La confisca dei beni operata si inserisce pienamente nel solco delle priorità dettate dal Dr Franco Roberti già all’atto del suo insediamento alla guida della Procura salernitana. In cima alle priorità del suo Ufficio, il Procuratore, indicò, appunto, le attività finalizzate a “….colpire al cuore i tesori della camorra-impresa..”. Il provvedimento prevede la possibilità che le società proseguano nelle loro attività sotto la gestione di un curatore nominato dall’Autorità Giudiziaria, per scongiurare il rischio di licenziamento dei lavoratori.

 
 
 
 
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