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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

INTITOLAZIONE STRADA A SALVATORE ANSELMO

salvatore anselmo

Giovedì 24 marzo 2011 si terrà la cerimonia di intitolazione della strada al giffonese “Salvatore Anselmo”.Il Sindaco Paolo Russomando e l’Amministrazione Comunale hanno inteso ricordare la sua figura di educatore sportivo e di persona umile, che ha avviato alla pratica del giuoco del calcio tanti giovani negli anni della sua carriera di istruttore sportivo. In suo ricordo è stata intitolata la strada che da piazza Annunziata conduce allo stadio “Giuseppe Troisi”. La cerimonia di intitolazione sarà preceduta, alle ore 15, da un triangolare di calcio giovanile, categoria miniallievi, in ricordo di Salvatore Anselmo. Alle 17,45, invece, sarà scoperta la targa di intitolazione della strada che recita: “via Salvatore Anselmo – Educatore Sportivo”. Chiuderà la cerimonia l’intervento del sindaco Paolo Russomando. Salvatore Anselmo è stato il “papà” di tanti giovani calciatori cresciuti nel settore giovanile della Giffonese.La sua passione di “volontario” per il calcio inizia sin da giovane, negli anni ’60, quando si giocava a Vignadonica, unico campo sportivo, costruito dove attualmente ci sono gli edifici scolastici della scuola media e dell’i.t.c.- Negli anni successivi, assieme ai suoi genitori, gestisce volontariamente il campo sportivo comunale “Giuseppe Troisi”, e con passione si dedica ad insegnare il gioco del calcio a molti allievi, tra questi Antonio Eusebio e Vito Romano, ceduti dalla Giffonese a squadre professionistiche. Per oltre trent’anni Salvatore, ha portato in giro per l’intera provincia sportiva, con serietà ed abnegazione, il nome d ella “Giffoni sportiva”. La sua è stata una grande e preziosa immagine del calcio dilettantistico fatto di sano agonismo sportivo. Per il suo impegno di aggregazione dei giovani figura di diritto nelle cariche sociali della Unione Sportiva Giffonese, fondata nel lontano 1964. Salvatore Anselmo è stato un luminoso esempio di come ci si occupa di calcio in modo sano e pulito, ma il suo impegno sociale va ben oltre l’aspetto ludico o strettamente sportivo. A lui la Città è debitrice di un ruolo di supplenza delle istituzioni in un periodo storico in cui la sensibilità e l’attenzione verso il mondo giovanile non era attiva come nel momento presente. A lui è dedicata attualmente una Scuola Calcio per giovani calciatori. Ha lavorato come operaio prima in una falegnameria e successivamente presso un’azienda metalmeccanica, in cui ha peraltro ricoperto il ruolo di rappresentante sindacale. Il suo impegno nel sociale lo ha spinto anche a militare per lunghi anni nel Partito Socialista Italiano, nel quale ha prestato il suo contributo in diversi progetti per lo sviluppo della Città.

 
 
 
 
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