Cittadini in rivolta contro la gestione del cimitero comunale.
Buonomo: i cittadini sono esasperati, l’amministrazione è incapace di gestire la situazione.
Come era facilmente prevedibile, il malumore dei cittadini per la contestata privatizzazione del cimitero comunale è esploso durante la giornata dedicata alla commemorazione dei defunti.I numerosi cittadini recatisi presso il civico cimitero hanno duramente contestato le nuove modalità di gestione, a partire dalla gestione degli orari di accesso al cimitero (che in alcuni giorni è aperto solo di mattina ed il mercoledi è addirittura chiuso per l’intera giornata) alle tariffe dovute per le sepolture ed i servizi cimiteriali.Il paradosso è che nel giorno di chiusura e nei giorni festivi i cittadini sono anche costretti a pagare una maggiorazione del 50% sui diritti cimiteriali, che di fatto mette diversi cittadini nelle condizioni di non potersi permettere il pagamento in un’unica soluzione. Ai cittadini è stata addirittura negata anche la possibilità di sostituire una lampadina votiva, dovendo la stessa essere fornita e sostituita solo da personale addetto alla gestione del cimitero, e ciò ha generato diversi momenti di tensione tra cittadini e gestori del cimitero, seguiti addirittura da denunce inoltrate alla locale stazione dei Carabinieri.Il consigliere Ludovico Buonomo, da sempre a fianco dei cittadini nella protesta contro la privatizzazione del cimitero, dichiara: “il livello di esasperazione dei cittadini è la conferma che quanto sosteniamo da tempo, ovvero che i costi di questa privatizzazione decisa dall’amministrazione sarebbero stati pagati dai cittadini: altro che opera a costo zero .Ora capisco perché il sindaco si affrettava a dire che era un esperimento unico in Italia: nessuna altra amministrazione avrebbe avuto il coraggio di organizzare una simile speculazione sulla pelle dei defunti, come invece hanno fatto loro”.