Sequestro cave a Montecorvino Pugliano, dichiarazioni del sindaco Di Giorgio.
Ultima testimonianza della continua azione di salvaguardia del territorio dell'Amministrazione comunale di Montecorvino Pugliano, il sequestro delle 7 aree di cava su una superficie di 300 ettari, operato dai carabinieri del NOE su disposizioni del Pm della Procura di Salerno, Angelo Frattini, trova in prima linea il neoeletto consigliere provinciale, nonché sindaco di Montecorvino Pugliano, Domenico Di Giorgio. La lotta senza quartiere ai crimini ambientali sul territorio comunale, favorita dall'importante collaborazione dell'amministrazione comunale con le forze dell'ordine, non tarda a portare ottimi risultati, con l'emersione dell'ennesima criticità per il ripristino della legalità. Il nuovo sequestro premia gli sforzi dell'amministrazione comunale nella definizione di un ampio progetto di riqualificazione territoriale, che ponga fine ad una dissennata azione estrattiva durata circa trent'anni. Il progetto di recupero cave, presentato presso i locali di Confindustria Salerno, si è avvalso della qualificata opera di una commissione presieduta dal professor Paolo Berry, docente di ingegneria mineraria dell'Università di Bologna ed è apparso innovativo per il settore nell'approccio alla problematica, poiché riesce a coniugare al meglio le diverse esigenze dell'Ente, dei proprietari, degli operatori del settore e della comunità cittadina. “L'Amministrazione comunale è al fianco del territorio – afferma il sindaco Domenico Di Giorgio, degli operatori del settore e dei cittadini, all'interno però di un percorso di legalità e legittimità. Non chiudiamo gli occhi dinanzi alla situazione economica delle imprese che operano nel settore estrattivo, ma ritengo doveroso che ciò debba avvenire in forma corretta e razionale. Siamo determinati a proseguire questa importante azione mettendo al primo posto il territorio e la comunità insediata”.