Una strategia antincendio? Incentivare gli allevamenti di asini che puliscono il sottobosco.
Gli asini divengono protagonisti di sviluppo rurale e costituiscono una risorsa importante per tutelare l’ambiente e prevenire gli incendi. Una realtà interessante nel panorama provinciale di Salerno è costituita dalla società agricola “Onofattoria srl”, con sede in Montecorvino Pugliano, che possiede circa 100 capi. Da sottolineare anche la disponibilità e la lungimiranza del sindaco Domenico Di Giorgio nell’ospitare una azienda di tal genere in grado di avere un rilevante impatto sociale e la collaborazione della comunità di S. Tecla che accoglie la struttura. L’asino, nella sua rusticità ed adattabilità all’ambiente tipico della macchia mediterranea, può svolgere un ruolo importante per tenere sotto controllo le essenze vegetali come la ginestra spinosa, i rovi ed il sottobosco. Queste piante infatti sono tipicamente alimenti dell’asino, che, cibandosene, fornisce all’ambiente un servizio di “potatura” naturale. In questo modo nel periodo estivo il bosco sarà a minor rischio d’incendio. Residuato di un’agricoltura d’altri tempi ed incarnazione di vizi e valori della cultura contadina (umiltà, testardaggine, generosità, infaticabilità, allegria, lentezza, astuzia, ignoranza, docilità, comprensione, perseveranza, frugalità …) l’asino sembra riconquistare, pian piano com’è sua natura, utilità anche nella società moderna. Nel nuovo millennio, infatti, l’orecchiuto animale è già salito più volte agli onori della cronaca, grazie alla sua spiccata multifunzionalità e complice… la sua indubbia capacità di suscitare simpatia negli uomini di ogni età, estrazione e provenienza.
Rimanendo in ambito agricolo, l’attuale ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Luca Zaia, nel 2003 fu tra i pionieri dell’uso dell’asino come tosaerba naturale, impiegandolo nella Provincia di Treviso da lui presieduta in un progetto pilota di “sfalcio ecologico”; in Sicilia, nel 2007, l’amministrazione di Castebuono (Palermo) ha utilizzato efficacemente il quieto animale in ambito urbano impiegandolo nella raccolta differenziata nelle strette vie del paese, non accessibili ai moderni mezzi meccanici. L’asino si presta anche a scopi ricreativi (trekking someggiato) e salutistici (uso del latte d’asina nella prima infanzia ed in cosmesi, attività di pet therapy).