Incarichi Puc, indagato il sindaco di Montecorvino Pugliano Di Giorgio Abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e falsità ideologica, reati commessi tutti tra il 2007 e il 2012. Sono queste le ipotesi di reato contestate, a vario titolo, dal sostituto procuratore Carmine Olivieri al sindaco di Montecorvino Pugliano, Domenico Di Giorgio; al responsabile dell’Utc (Ufficio tecnico comunale) Gerardo Cerra; ad Enrica Cataldo, responsabile degli Affari generali del Comune; a Monica Siani, segretaria comunale; al consulente coordinatore per la redazione del nuovo Piano urbanistico comunale, Gaetano Fiore; all’imprenditore Vito Vivone, titolare della Corvinia Service. Ieri mattina i carabinieri sono andati a notificare ai sei indagati il provvedimento, giunto al termine di una serie di indagini incentrate proprio sulla nomina dei componenti della commissione del Piano regolatore. I fatti contestati risalgono al 2007. Ma il sindaco è tranquillo: «Ho fiducia nell’operato della magistratura». Secondo la procura il sindaco Di Giorgio, tra il mese di maggio e giugno del 2007, avrebbe adottato e sottoscritto un avviso di selezione per la scelta del consulente coordinatore per la redazione del nuovo Puc violando le disposizioni normative che riservano tale potere ai dirigenti tecnici. Avviso nel quale, secondo l’accusa, sarebbe stato richiesto «fraudolentemente agli aspiranti il possesso dell’insolito titolo di “professionista inquadrato almeno nella categoria D con esperienza lavorativa almeno decennale presso l’ufficio Urbanistica e di pianificazione territoriale di Enti locali” annullando ogni possibilità che si formasse la rosa minima dei potenziali aspiranti all’avviso, il quale andava deserto». In questo modo, secondo il sostituto procuratore Olivieri, il sindaco avrebbe procurato un «ingiusto vantaggio patrimoniale a Fiore, nominandolo «indebitamente», scrive il pm, consulente coordinatore.
Petronilla Carillo dal Mattino
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