Sotto inchiesta la Banca di Credito Cooperativo di Montecorvino Rovella
La notizia era nell’aria da diversi mesi. Tutti sapevano a Montecorvino Rovella che la Procura di Salerno (pm Vincenzo Senatore) aveva aperto un’inchiesta sulla Banca di Credito Cooperativo di Montecorvino Rovella che da poco tempo aveva appena festeggiato il suo Centenario. Il “segreto di Pulcinella” è ora diventato di dominio pubblico dopo che per mesi l’attività di un alto funzionario della Banca è stata oggetto di discussioni e pettegolezzi da bar. La Banca, mai sfiorata da alcun scandalo e con un presidente avv. Enrico D’Antonio al di sopra di ogni sospetto, è stata perquisita dalla Guardia di Finanza. L’indagine colpisce in particolare un alto dirigente della Banca che avrebbe, secondo l’accusa, con molta disinvoltura prestato soldi a tassi usurai ed effettuato altre irregolarità bancarie sfruttando la sua posizione di “comando” all’interno del noto istituto di credito. Il tutto all’insaputa del Presidente D’Antonio e del Consiglio di Amministrazione, ignari degli “illeciti” già monitorati da diverso tempo dalla Procura di Salerno sulla scorta di un dettagliato esposto-denuncia di un noto imprenditore di Battipaglia finito nella “rete” del funzionario bancario di Montecorvino Rovella. L’avv.Enrico D’Antonio in merito agli accertamenti in corso sulla banca di cui è presidente si è da subito messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per fare piena luce su eventuali abusi ed illeciti nella gestione del credito e del risparmio. I documenti oggetto dell’indagine sono stati sequestrati nell’istituto di credito durante una perquisizione della Guardia di Finanza di Salerno, e l’attività del funzionario è già stata passata al settaccio degli inquirenti. Per ora pare che il pm abbia iscritto sul registro degli indagati il solo funzionario sospetto ma l’indagine è volta ad accertare anche il capitolo degli omessi controlli, delle operazioni sospette e di una eventuale gestione allegra del credito operata dal funzionario di banca.
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