Il 16 ottobre si inaugura il Centro Servizi di Olevano sul Tusciano.
Una nota dell’Assessore provinciale all’Agricoltura Corrado Martinangelo.
Per il mondo del tipico è giunto il giorno del brindisi. Diventa finalmente operativo, dopo mesi di lavoro, il progetto del Centro Servizi sperimentale di Olevano sul Tusciano per l’approvvigionamento dei prodotti locali di qualità e delle bioeccellenze salernitane. Il centro, la cui inaugurazione è fissata per il prossimo 16 ottobre, garantirà alla ristorazione la disponibilità delle specialità gastronomiche dei nostri territori. Sia i ristoratori che le aziende produttrici aderenti al progetto, si fregeranno del marchio “Tipico Salernitano - Paniere dei Prodotti Tipici e Bio Eccellenti ”. A ricevere l’incarico di coordinamento delle attività del centro è stata la cooperativa Mediterranea Scarl di Laureana Cilento, di cui è presidente Giuseppe Pastore. Composta da imprenditori del comparto, la cooperativa ha vinto la gara indetta dal Gal Colline Salernitane, partner del progetto insieme alla Provincia di Salerno, all’Osservatorio su Tipicità e Bio Eccellenza Mediterranea e Comune di Olevano sul Tusciano. Il perché di questa iniziativa è semplice quanto necessario per un territorio tanto ricco seppure slegato dalle dinamiche del mercato non solo internazionale.
Il centro servizi, appena completato l’allestimento in corso di realizzazione, offrirà uno spazio commerciale di domanda e offerta riservato ai prodotti tipici e di qualità. Ma soprattutto rappresenterà un punto di contatto e di mediazione tra il mondo della ristorazione e le imprese agricole. Capita spesso di consumare nei ristoranti della zona olio, vino, salumi e formaggi provenienti da altre regioni d’Italia, a cui i nostri prodotti tipici non hanno nulla da invidiare. Noi vogliamo creare le condizioni per garantire ai consumatori e all’economia del territorio una “corsia preferenziale” di impiego, togliendo ogni alibi a chi, per i motivi più disparati, non riesce a procurarseli. Consapevoli che il nodo da sciogliere è quello della distribuzione, il centro servizi dovrebbe risolvere il dilemma dell’approvvigionamento delle risorse che spesso affligge gli operatori che ruotano intorno all’alta gastronomia. Il marchio “Tipico Salernitano - Paniere dei Prodotti Tipici e BioEccellenze” creato ad hoc per garantire il consumatore, indicherà laddove esposto, che in quel ristorante si consumano prodotti rigorosamente tipici del salernitano e non “cloni” o prodotti di scarsa qualità. L’Assessorato provinciale all’Agricoltura ha in programma, infine, di promuovere un “atlante del tipico”, quale strumento di comunicazione della ristorazione e delle imprese che aderiranno al progetto.
La mia ambizione è che il successo del progetto sia tale da spalancare le porte del mercato estero. Nulla inoltre impedirà che lo stesso centro servizi possa rappresentare una meta per i turisti, che vogliano portare a casa le nostre specialità. Ecco perché l’ultimo passo da compiere per portare a termine questa missione è promuovere il territorio nella sua globalità e favorire un’espansione controllata della produzione e della sua distribuzione attraverso politiche d’informazione, abbinate ad ogni strumento di potenziamento delle reti messe in atto dal centro di Olevano.
Importante è stato in questo senso l’ideazione di un marchio che veicolasse l’identità del territorio salernitano. La concessione dell’etichetta “ Tipico Salernitano ” servirà a rendere facilmente visibile gli operatori del comparto che adottano il Paniere dei prodotti tipici e delle bioeccellenze della Provincia di Salerno, ad offrire agli operatori agricoli della provincia l’opportunità di valorizzare le loro produzioni tipiche e biologiche attraverso la creazione di un collegamento diretto con la ristorazione di qualità, a promuovere la salvaguardia della biodiversità, della tutela dell’ambiente e della salute dei consumatori, attraverso la valorizzazione e la tracciabilità delle produzioni tipiche del territorio ottenute, ove possibile, con tecniche di produzione eco-compatibili quali l’agricoltura biologica e infine a diffondere la cultura della Dieta Mediterranea, della quale la provincia di Salerno è terra d’elezione.
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