Dichiarazione dell’On. Andrea Annunziata.
La situazione che si è determinata nella Margherita salernitana è per molti versi paradossale. Mentre a livello centrale si rilancia il progetto del Partito Democratico puntando sul coinvolgimento della base e delle periferie, qui da noi in provincia di Salerno assistiamo al tentativo di mettere in discussione l’operato di Angelo Villani che si sta muovendo proprio nell’ottica di accelerare il percorso di costituzione del nuovo partito.
Lo si accusa di verticismo da parte di chi si è spesso contraddistinto proprio per questo tipo di atteggiamento in tanti passaggi importanti della vita politica della nostra provincia. Angelo Villani ha lavorato bene in questi anni e, quindi, mi sembra che si debba procedere ad una riconferma “automatica” come si fa per tutti quelli che hanno svolto bene il compito affidato, come peraltro riconosciuto anche da quanti adesso lo criticano in maniera così pesante. Credo, però, che la sua battaglia per una classe dirigente autonoma e non subalterna non possa essere ridotta ad una polemica contro qualcosa o qualcuno.
E’ un segnale di maturità politica della classe dirigente salernitana che ben si inserisce all’interno del percorso del Partito Democratico all’insegna della massima partecipazione e trasparenza nel momento delle decisioni e della scelta della leadership.
Valori che sono sempre stati un mio punto di riferimento. Se pensiamo ad un nuovo Partito di stampo clintoniano, il confronto con gli iscritti ma soprattutto con quanti guardano con simpatia al Partito Democratico deve avvenire sulla base del riconoscimento della leadership dal basso, senza captazioni e senza decisionismi strumentali, contro qualcuno e non per qualcuno. |