La
sfida amministrativa nel Picentino.
Si vota a Giffoni Valle Piana, Montecorvino Rovella
e Montecorvino Pugliano.
In
tre comuni del picentino, tutti sotto ai 15mila
abitanti, si vota il 28 e 29 maggio prossimi per il rinnovo dei consigli comunali.
Nessun sindaco uscente, per scadenza di mandato,
prenderà parte alla competizione elettorale.
Si vota a Montecorvino Rovella, Giffoni
Valle Piana, Montecorvino Pugliano, tre
situazioni diverse e difficili.
A Montecorvino Rovella c’è grande
attesa per conoscere il candidato sindaco del
centro-sinistra e la “squadra” che
tenterà di strappare alla Casa delle Libertà
il governo di una città amministrata per
dieci anni dal sindaco uscente Alfonso
Della Corte (An). Il ribaltamento del
quadro amministrativo in questo comune, l’unico
nello scacchiere politico-istituzionale del comprensorio
ad essere governato da un giunta di centro-destra,
è ritenuto essenziale anche per il Consigliere
regionale Ugo Carpinelli e per
l’Assessore provinciale Corrado
Martinangelo che non hanno mai accettato
questa “anomalia” e scenderanno in
campo direttamente nella campagna elettorale.
Le elezioni rappresentano una straordinaria occasione
per dare vita ad una nuova stagione nella quale
la città può sconfiggere quella
sorta di declino e di marginalità territoriale
denunciata in questi anni dalle opposizioni. Il
risultato è incerto e l’ago della
bilancia non pende ancora verso sinistra a causa
di laceranti divisioni. Caio D’Onofrio
sostenuto da un ampia coalizione di centro-sinistra
dove spicca il nome di Cesare Buongiorno
(Margherita), Lella Capodanno
(Ds), Carmine Salerno (Centro-destra)
i nomi più gettonati alla carica di sindaco
per i prossimi cinque anni.
A Giffoni Valle Piana tutto o quasi procede secondo
copione. Largo ai giovani. Dopo il clima teso
della vigilia all’interno della Quercia,
è stata trovata l’intesa sul nome
di Paolo Russomando, che è
il candidato sindaco della coalizione di centro-sinistra
raggruppata nella lista civica di “Giffoni
Democratica”. Sponsor “d’eccezione”
è il Consigliere regionale Ugo Carpinelli
che non esce comunque di scena. L’ex sindaco
sarà il capolista ma ha già annunciato
in caso di vittoria di non voler fare il vicesindaco,
in stile Bellizzi, tanto per intenderci. Russomando
giovanissimo guiderà una lista all’insegna
del rinnovamento formata da diverse forze politiche
e culturali. Chiunque sarà il nuovo sindaco
dovrà confrontarsi con una pesante eredità,
sarebbe già un miracolo se si riuscisse
a fare almeno una piccola parte di quello che
è stato fatto in dieci anni di governo
della città. Due gli antagonisti di Paolo
Russomando: l’avvocato Anna Vassallo,
sostenuta dall’ex consigliere provinciale Guido Carpinelli mentre l’altro
candidato a sindaco è Antonio Di
Vece, detto Pinuccio ex assessore provinciale
all’Agricoltura che guida una coalizione,
“Città libera” , dove si trova
un po’ di tutto. Al di sopra dei partiti
e delle sigle. Anche la Margherita che qui è
divisa in due tronconi. Un petalo con Paolo Russomando
(il presidente dell’Ente Festival Carlo
Andria) un altro con Di Vece (Remigio
Carmando). E’ proprio il caso di
dire che se son vere margherite fioriranno. Qui
c’è da scommettere che rispetto al
più recente passato registreremo la presenza
in Consiglio comunale di autentiche nullità.
L’importante non è essere, ma apparire.
Costi quel che costi. Vinca il migliore, auspicando
ciò che tutti desiderano: una disputa elettorale
all’insegna della civiltà e del confronto
sulle cose da fare perché qui dal dopo
elezioni regionali il confronto appare sempre
più assorbito più che da motivazioni
ideali da personalissimi rancori che spesso sfociano
in un clima di rissa e di caccia alle streghe.
Ed infatti la campagna elettorale si sta svolgendo
in un clima incandescente dove non mancano le
intimidazioni, le minacce di morte (ad Antonio
Di Vece),gli avvertimenti in stile mafioso.
Il test elettorale più drammatico avrà
luogo invece nel comune di Montecorvino Pugliano
commissariato in seguito alle note vicende giudiziarie
che hanno visto decapitato il vertice amministrativo
e sciolto il consiglio per infiltrazione camorristica.
Qui la disputa appare al momento ristretta a due
soli nomi : Domenico Di Giorgio,
ex consigliere provinciale di Alleanza Nazionale
e Vito Lucio Giliberti . L’altra
civica in campo “Pugliano Possibile”
è guidata da Antonio Fiorillo
esponente dei Democratici di Sinistra. Rosetta
Sproviero, la “pasionaria”
di Parapoti è in lista con Domenico
Di Giorgio. |