FESTA REGIONALE de “LA MARGHERITA” Campania Pontecagnano Faiano - Salerno 19 – 24 settembre 2006

La DDA denuncia: “Dal porto di Salerno lo smercio di droga per tutto il meridione”

“Il porto di Salerno è il principale punto di riferimento di tutto il mercato della droga che viene smistata non solo in Campania, ma anche in altre regioni italiane. Arrivano a Salerno fiumi di droga e  di denaro nero proveniente anche da altri traffici illeciti”: così tuona il giudice Franco Roberti, Coordinatore DDA della Procura di Napoli nel corso del convegno “Legalità a Napoli e in Campania”, tenutosi oggi pomeriggio durante la terza giornata della Festa regionale de La Margherita. Secondo Roberti “la cocaina non è più una droga di élite, di quelle che si consumano solitamente nei salotti della buona borghesia, ma è diventata una droga accessibile a tutti. Questo fenomeno – prosegue – comporta un aumento spaventoso della criminalità. Si uccide a Napoli principalmente per il controllo delle piazze dove vengono vendute le sostanze stupefacenti”.
Secondo Roberti “bisogna utilizzare degli strumenti sofisticati per fronteggiare la camorra, che è diventata un’organizzazione moderna, che sfrutta la globalizzazione, la caduta delle frontiere e la mobilità di persone e capitali”. Ancora: “La battaglia per la legalità è una lotta lunga e difficile, che presuppone scelte politiche coraggiose. Nel nostro Paese, dall’unità d’Italia ad oggi, non è mai stata fatta una vera e propria politica criminale. Gli unici interventi sono state le concessioni di provvedimenti di indulto ed amnistia, insieme con i condoni, che altro non sono che ulteriori incentivi a delinquere ancora. La situazione si aggrava considerando anche l’apparato giudiziario obsoleto e la Riforma Castelli che ha peggiorato di gran lunga le cose. Bisogna investire nella giustizia e nella sicurezza per poter parlare di sviluppo del territorio”.
Dello stesso avviso anche l’Assessore alla legalità del Comune di Napoli, Giuseppe Gambale, che nel corso del medesimo dibattito  ha ricordato che “a Napoli qualcosa si sta cercando di fare, grazie al progetto “Napoli sicurezza per lo sviluppo”, che prevede la costituzione di sette centri permanenti collocati nel quartieri più degradati della città ed una cittadella della legalità sorta all’interno di una delle proprietà confiscate al clan Botta”.
Secondo don Luigi Merola, parroco di Forcella, la strategia per combattere la criminalità è quella di mettersi in rete, lavorare in sinergia e dare più spazio alle scuole. “Un potente boss mafioso – conclude don Luigi – mi ha scritto una lettera nella quale mi ha affidato i suoi figli, pregandomi di non fargli  abbandonare la scuola”. Questo a sottolineare l’importanza di questa istituzione, emblematica per il recupero dei ragazzi che vanno educati sin dall’infanzia alla legalità.
Contestualmente in altro luogo della piazza, ha avuto luogo l’incontro-dibattito sul tema: “Partecipazione giovanile tra Partiti e Associazioni”. Ad introdurre i lavori è stata Pina Picierno, Presidente Nazionale de “I Giovani della Margherita”. “Le nuove generazioni vengono definite indifferenti e indolenti, ma non è così. Abbiamo creato un Osservatorio denominato “Gli invisibili” che ci ha permesso di avviare uno studio approfondito sul tema della partecipazione. Quattro ragazzi su dieci sono volontari e rinunciano alle vacanze per stare accanto a chi è meno fortunato”. Al dibattito hanno preso parte, tra gli altri, anche Costantino Caturano, Presidente del Forum Regionale della Gioventù; Ubaldo Pagano, esponente del Direttivo del Forum Nazionale della Gioventù; Luca Palescandolo, Segretario Regionale dei Giovani Federalisti Europei; Michele Corleto, in rappresentanza dell’Associazione “The European law Student’s Association”; Valentino De Santis, responsabile dei Giovani de “La Margherita” di Pontecagnano Faiano.

Pontecagnano Faiano, 21 settembre 2006