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FESTA REGIONALE
de “LA MARGHERITA” Campania
Pontecagnano Faiano - Salerno
19 – 24
settembre 2006 |
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Francesco Rutelli ufficializza la Festa Nazionale della Margherita 2007 a Pontecagnano Faiano: “Qui nascerà il Partito democratico”
“La Festa Nazionale 2007 della Margherita si svolgerà a Pontecagnano Faiano”. Francesco Rutelli ha ufficializzato, dal palco del Piazzale Centola alla chiusura della IV edizione della kermesse regionale quanto già era stato annunciato a Caorle. “Grazie all’impegno dell’amico Ernesto Sica – ha argomentato – faremo di Pontecagnano e della intera provincia di Salerno il centro della politica italiana: allora la Margherita avrà espletato il suo congresso e saranno state tracciate le linee concrete per la nascita del futuro Partito democratico. Il dibattito di Pontecagnano potrebbe portare alla definitiva consacrazione di questo nuovo grande soggetto politico”. Rivolto a De Mita: “Per entrare nel Pd abbiamo bisogno del tuo grande spirito critico”. L’intervento (durato oltre un’ora) ha spaziato su tutti i temi: dalla difficile posizione del Papa (“a lui vanno le nostre solidarietà e fraternità, è un messaggio che viene dal cuore d’Italia”), alla Cdl. Qui la riflessione diventa politicamente ficcante: “La Lega, con la sconfitta referendaria, ha inteso esaurito il patto con il centro destra tirandosi fuori dall’alleanza per una più proficua autonomia; l’Udc considera sciolta la Cdl e buona parte dei parlamentari di centro destra non vedrebbe di buon occhio una crisi dell’attuale Governo. Perché? Perché a destra hanno deciso di non ricandidare più Berlusconi ma non glielo hanno ancora detto.... Elezioni immediate darebbero invece ancora al forzista la possibilità di scendere in campo”. Dopo aver promesso “la fine del blocco delle assunzioni e la ripresa dei concorsi pubblici”, ha indicato il punto del programma di Governo relativo alla “valorizzazione degli immensi tesori culturali d’Italia tra i quali Stabia, Pompei, Ercolano, la Certosa di Padula, Paestum, Scario, la Costiera Amalfitana, quella Cilentana, i borghi dell’Appennino meridionale”, perché “anche gli italiani del nord che per pregiudizio non arrivano al sud cambino le loro scelte”. Molto attento ai possibili segmenti di sviluppo della Campania, ha poi affermato che “con Napoli e Salerno si sta ragionando per ottimizzare la risorsa mare sia nell’aspetto della portualità che in quello diportistico e delle autostrade del mare”. Favorevole alla “assunzione di responsabilità del Ministro all’ambiente Pecoraio Scanio in merito alla costruzione del termovalorizzatore di Acerra”, attacca “i no ideologici” che evitano di prendere in considerazione anche “le tecnologie amiche dell’ambiente”. Detto dell’eutanasia (“serve una legge d’equilibrio tra l’accanimento terapeutico ed il diritto alla morte”), rende onore ai militari italiani “che tornano dall’Iraq a testa altissima, la stessa con la quale sono andati in Libano” prima di sparare a zero sullo scorso Governo: “Ha permesso che milioni di italiani venissero intercettati. In poche ore abbiamo legiferato nel senso della distruzione di quei nastri”. Prima di lui il Presidente Angelo Villani aveva argomentato sul ricambio generazionale interno al partito: “In Campania la Margherita ha dimostrato di crescere più che altrove: a Salerno alle scorse politiche è diventato il primo partito del centro sinistra. Risultato netto, chiaro, ottenuto grazie ad una squadra di politici ed amministratori altamente valida che ha avuto nell’attività dei sindaci la vera punta di diamante. Forte di dinamiche di crescita così evidenti resto incredulo quando vedo che qualcuno vuole decidere nel chiuso di una stanza sovrastando, eliminandola, una classe dirigente che invece ha dimostrato di saper governare realizzando obiettivi condivisi dagli elettori. I risultati danno ragione a questo nuovo modo di fare politica basato sul lavoro di squadra e lontano dai personalismi. L’equilibrio tra le generazioni politiche va ricercato senza preconcetti e posizioni sterili che avrebbero il sapore delle lotte di potere. Non credo che il ricambio della classe dirigente possa rispondere ai limiti di età: nella Margherita esistono vecchi che ragionano da giovani e giovani nati già vecchi. Esistono però anche vecchi diventati ancora più vecchi…”. Ancora: “Chi ha responsabilità di partito deve occuparsi del futuro della Margherita altrimenti rischia il fallimento: solo la condivisione, però, genera l’entusiasmo alla base del successo”. Definitiva chiarezza sulla situazione salernitana: “Alla gente non interessa che io sia o meno amico di De Luca: solo se il centro sinistra è in grado di risolvere i veri problemi della nostra terra”. Infine l’ultimo attacco: “Se in Campania su molti fronti siamo all’anno zero, la responsabilità è anche nostra”.
Ciriaco De Mita, chiamato indirettamente in causa, ha così (seccamente) replicato: “Chi apre lo scontro su chi amministra non capisce il problema che è tutto nella fondazione di un nuovo modello di politica. Non basta cambiare l’autista se la macchina resta la stessa”. Sul Pd: “Per i Ds dovrà essere il futuro che giustifica il passato. Noi invece vogliamo far ricrescere la speranza nei cuori della gente. Se ne saremo capaci, che si chiami pure Partito democratico…”. Il discorso d’introduzione è stato del Consigliere regionale (e padrone di casa) Ernesto Sica. Tra i tanti passaggi, quello più significativo ha riguardato Angelo Villani: “A Salerno ed in provincia abbiamo una splendida classe dirigente. Sono sicuro che creerai le condizioni per non disperderla”.
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