Ugo Carpinelli: “Amendola…dì qualcosa da riformista”
”Mi pare che gli alleati non lo gradiscano”. Così ha dichiarato ieri il Segretario Regionale Enzo Amendola riferendosi al Sindaco di Salerno. E’ strano che il massimo dirigente regionale del più grande partito della coalizione accetti passivamente i diktat dei potenziali alleati senza nemmeno accennare un tentativo di legittima difesa.
Il PD non pone veti a nessuno e pertanto non ne può ricevere. Probabilmente ha ragione Umberto De Gregorio, quando afferma, su Repubblica , che “il centrosinistra non sta cercando il candidato governatore in grado di vincere ma quello che non turba gli equilibri di potere interni”. Amendola da navigato dirigente dovrebbe ben sapere che con i veti non si costruiscono le coalizioni e che personaggi del calibro del Sindaco di Salerno non possono essere buttati in pasto alla stampa che tra l’altro ne ha sempre esaltato le qualità di politico e amministratore di livello regionale e nazionale.
Pertanto alla luce di queste considerazioni il veto appare sempre più stridente e strumentale. Attendo una dichiarazione di Amendola che faccia chiarezza in questo senso. Il PD deve avere al più presto un candidato incaricato di costruire un’alleanza per recuperare il tempo bruciato per le indecisioni del gruppo dirigente nazionale e regionale. Dunque, si convochi immediatamente l’assemblea regionale del partito che è l’unico organo legittimato a decidere sul candidato presidente. E se ci resta ancora tempo non si escludano le primarie, purché si evitino deleterie decisioni assunte a tavolino o calate dall’alto. |