Certosa di Padula, Andria (PD): “Garantire i fondi per il personale addetto alla manutenzione e alle visite guidate”.
Il Sen. Alfonso Andria in una interrogazione presentata stamane al Ministro per i Beni e le Attività Culturali On. Sandro Bondi, ha raccolto la forte preoccupazione diffusasi in quest’ultimo periodo tra i cittadini di Padula e dell’intero comprensorio del Vallo di Diano, nonché tra le Autorità locali e provinciali, in ordine all’esiguità del numero di addetti alla manutenzione della Certosa di San Lorenzo e alla penuria di fondi per il personale addetto alle visite guidate. In tal senso si è pubblicamente espresso di recente il Sindaco del Comune di Padula, dott. Giovanni Alliegro, durante la presentazione di una iniziativa culturale. Come è noto, il complesso architettonico attira un flusso di visitatori e di studiosi durante tutto l’anno e particolarmente nei periodi climaticamente più favorevoli. Detto movimento è sollecitato dalla valenza culturale che la Certosa di per sé rappresenta, nonchè dalla presenza al suo interno del “Museo della Lucania Occidentale”, che custodisce importanti reperti archeologici e che è gestito dalla Provincia di Salerno, e negli ultimi anni anche dall’ulteriore valenza che il monumento esprime in tema di arte contemporanea. A ciò si aggiunga l’ulteriore incremento apportato dalle attività di carattere congressuale che sovente vengono ospitate nei vari locali di cui il complesso dispone. Nell’interrogazione, sottoscritta anche dai senatori campani Armato, Carloni, Chiaromonte, De Luca e Incostante, si chiede al Ministro - accertati i termini esatti della problematica esposta – quali provvedimenti intenda attivare onde “dotare la Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino delle risorse necessarie a far fronte alle esigenze basilari della Certosa di San Lorenzo in Padula, al fine di garantire la prosecuzione della sua regolare apertura al pubblico, con particolare riguardo all’attività di accoglienza, di assistenza e di guida dei visitatori”. In tal modo, è scritto conclusivamente nel documento, si eviterebbe di “arrecare pregiudizio ad un’emergenza architettonica di tale rilevanza, con tutto ciò che ne deriverebbe in termini di riflessi negativi sull’indotto economico locale e di lesione dell’immagine del patrimonio culturale della Campania, del Mezzogiorno e del Paese”.
|