Il Consigliere Regionale Dario Barbirotti replica a quanto dichiarato dal Vice Presidente della Eco Ambiente Mario Capo
Il Consigliere Regionale Dario Barbirotti replica a quanto dichiarato dal Vice Presidente della Eco Ambiente Mario Capo in merito alla corretta gestione delle Società che si occupavano del ciclo dei rifiuti. Prendo atto del comunicato del Vice Presidente della Eco Ambiente Mario Capo, e per amore della verità, pur mio malgrado, sono costretto a fare alcune precisazioni . Non corrisponde al vero che da quando la gestione delle società ASER e GESCO è passata sotto il controllo Provinciale le stesse hanno ripreso “ ad essere gestite con criterio ed in maniera corretta ed efficace”. In realtà la società GESCO è stata posta in liquidazione nonostante per anni abbia contribuito con il suo impianto di trasferenza ad evitare che le cicliche emergenze nel settore rifiuti colpissero la Provincia di Salerno così come è stato per le altre Province campane. La GESCO ha inoltre consentito ai comuni della nostra Provincia di utilizzare il sito di trasferenza anche per trasferirvici i rifiuti organici. Tale attività ha permesso ai comuni salernitani di ridurre notevolmente i costi di trasporto dell’organico verso gli impianti di compostaggio. Per essere più precisi dalle 180 euro a tonnellata praticate prima dell’ avvio dell’ attività della GESCO, si è passati a 160 euro a tonnellata ed infine a meno di 140 euro. Se aver ridotto i costi sostenuti dai comuni salernitani ed aver evitato le drammatiche emergenze vissute dalle altre province è stato un disastro, credo che chi lo afferma, affermi cose non veritiere. La società ASER nata da un progetto del Ministero dell’ Ambiente che per 10 anni ha intercettato e trattato i beni durevoli ,della quale si dice che “ attualmente è gestita con criterio ed in maniera coerente ed efficacie” è stata anch’essa posta in liquidazione. Di fatto non svolge più alcuna attività, la raccolta ed il trattamento dei beni durevoli non viene più svolta dalle maestranze. La Società ha subito lo sfratto dalla struttura utilizzata, i lavoratori non percepiscono lo stipendio dal mese di dicembre 2010. L’ ASER nel 2009 pur avendo subito un incendio e di conseguenza danni e sospensioni delle attività, fatturava 250.000 al mese ed ha chiuso il bilancio con una perdita di 160.000 euro. Nei primi 6 mesi del 2010, con la nuova gestione provinciale, la perdita è stata pari a 2.000.000 di euro. Se quanto realizzato dal 2010 ad oggi può essere definita buona gestione, questo lo dovremmo chiedere ai lavoratori dell’ ASER. Infine per quanto attiene all’ utilizzo di una cooperativa sociale presso l’ impianto della GESCO, dovrebbe essere noto a tutti che le cooperative sociali sono garantite e tutelate dall’ ordinamento giuridico. Tutelate a tal punto che un ente pubblico può farne ricorso direttamente senza espletare alcuna gara. In ogni caso nell’affermare di condividere con convinzione, la scelta di utilizzare cooperative sociali per l’ espletamento di alcune attività da parte di soggetti pubblici, è opportuno puntualizzare che il presidente di un società pubblica ha il potere di programmazione ed indirizzo, non certo quello della gestione. Il potere di gestione e quindi quello di individuare e stipulare contratti con cooperative o altre società, è di esclusiva competenza dei dirigenti. Per concludere è fin troppo facile, ma assolutamente non condivisibile, ridurre le spese se si riducono i servizi e si mandano a casa con la conseguenza che vengano licenziati, i dipendenti delle cooperative.
Consigliere Regionale Dario Barbirotti |