INDUSTRIA BALNEARE, ANDRIA (PD) SOLLECITA LA REGIONE.
Il sen. Alfonso Andria esprime vicinanza e solidarietà agli operatori del settore balneare e alle Amministrazioni locali che si stanno battendo per tutelare l’importante comparto nell’imminenza della stagione estiva. “Personalmente – sostiene il parlamentare del PD - ritengo che la Regione debba bruciare le tappe per garantire i necessari adempimenti di propria competenza, richiesti dall’Unione Europea per effetto del vincolo sulle aree protette per le biodiversità. Non è pensabile che l’immagine turistica delle coste campane e delle nostre spiagge sia compromessa da ingiustificabili ritardi burocratici. Occorre un fermo e determinato input politico del Governo regionale per uscire dall’impasse che trova picchi di particolare preoccupazione nei Comuni della Costiera Amalfitana e particolarmente a Maiori”. “Quello dell’industria balneare – continua Andria – è un settore che negli ultimi tempi viene sempre più spesso colpito: dall’erosione della fascia costiera fino agli esiti della Direttiva Servizi dell’Unione Europea ed oggi per la vicenda relativa ai ritardi degli adempimenti regionali in materia delle aree protette. Proprio a proposito della Direttiva Servizi, la cosiddetta Bolkenstein, giovedì 5 maggio il Senato della Repubblica ha approvato all’unanimità una mozione, di cui è prima firmataria la Presidente del Gruppo PD Anna Finocchiaro, sottoscritta anche da autorevoli esponenti della maggioranza, che impegna il Governo, tra l’altro, a promuovere una norma di lungo periodo al fine di garantire il principio della tutela dell’affidamento, in considerazione dei diritti maturati e degli investimenti realizzati dagli attuali concessionari”. “Durante la manifestazione che il Sindacato nazionale degli operatori del settore (SIB) tenne in Piazza Navona lo scorso 5 aprile e alla quale presi parte – conclude Andria - fornii anche notizia di un Disegno di legge redatto dalla collega Teresa Armato, senatrice PD, e da me sottoscritto, attraverso il quale si intende riordinare definitivamente il settore e garantire continuità alle iniziative economiche che vi sono collegate, con tutto ciò che positivamente ne consegue in termini di mantenimento e possibile incentivazione dei livelli occupazionali, valorizzazione delle professionalità, promozione dell’immagine turistica del Paese e incremento dell’indotto economico”.
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