MAFIA: ARMATO (PD), "SOLIDARIETA' A METROPOLIS, GOVERNO FACCIALUCE"
Il caso delle intimidazioni mafiose al quotidiano campano "Metropolis" finisce sul tavolo del governo. La senatrice del Pd Teresa Armato ha presentato un'interrogazione, sottoscritta anche dai colleghi democratici eletti in Campania Andria, Carloni, Chiaromonte, De Luca e Incostante, in cui chiede al Premier e al ministro dell'Interno Roberto Maroni di intervenire immediatamente per individuare i responsabili degli atti intimidatori di stampo camorrista ai danni della testata e per proteggere i giornalisti, evitando così che si ripetano episodi del genere. "Ai giornalisti e al direttore di Metropolis - sottolinea Teresa Armato, che ieri con altri esponenti del Pd ha distribuito copie del quotidiano per le strade di Castellammare - va tutta la nostra solidarietà". "Il 1° ottobre 2011 - ricostruisce la senatrice Armato nell'interrogazione - il quotidiano campano 'Metropols' è stato fatto oggetto di gravi intimidazioni in seguito alla pubblicazione sulla prima pagina dell’edizione Sud di notizie riguardanti un 'pentito', esponente di un clan camorristico. Secondo quanto hanno riportato alcuni quotidiani della Campania, alle 6.30 di mattina alcuni famigliari del 'pentito' si sarebbero recati presso la sede della redazione, chiedendo di ritirare il giornale dalle edicole e di bloccare la messa in onda della prima pagina dell'edizione Sud nel corso della rassegna stampa del mattino di Metropolis Tv. Contemporaneamente, sempre secondo le stesse notizie di stampa e testimonianze, alcune persone avrebbero fatto il giro delle edicole di Castellammare di Stabia strappando le locandine ed esortando i giornalai a non vendere Metropolis. Il grave episodio sarebbe stato poi denunciato dal direttore responsabile di 'Metropolis', Giuseppe Del Gaudio, ai carabinieri del Comando Gruppo di Torre Annunziata che sul caso avrebbero aperto un’inchiesta. L'inquietante 'raid' - sottolinea Armato nell'interrogazione - dimostra una presenza pericolosa e arrogante della camorra sul territorio e costituisce un grave atto intimidatorio, commesso in violazione dei principi costituzionalmente sanciti di libertà di stampa e di informazione, principi che ogni governo democratico dovrebbe sempre garantire non solo per assicurare l’esistenza di una stampa libera, ma anche per salvaguardare la sicurezza, la libertà e l’incolumità personale a tutti quei giornalisti che nel nostro Paese sono impegnati in meritorie attività di inchiesta. Per questo - conclude Teresa Armato, chiediamouninterventoimmediatodell'Esecutivo".
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