LUCARELLI: «PRESIDIO OSPEDALIERO DI EBOLI
A RISCHIO SISMA
Con una lettera indirizzata ai vertici dell’Asl di Salerno e al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro il segretario provinciale de La Destra Fausto Lucarelli ha inteso chiedere spiegazioni riguardo il rischio sismico della struttura ospedaliera Maria Santissima Addolorata di Eboli. Un denuncia rispetto alla situazione descritta dalla Protezione Civile Regionale che ha inserito nella black list delle 74 strutture ospedaliere nazionali a rischio proprio il presidio ospedaliero di Eboli. Ieri mattina presso la sala conferenze del Comune di Battipaglia si è svolta, alla presenza dei giornalisti, la presentazione dell’iniziativa de La Destra provinciale rispetto ai temi della Sanità. Ad illustrare le motivazioni politiche della vicenda il segretario provinciale Fausto Lucarelli. Dal Punto di vista tecnico c’è stato l’intervento del geometra ed ex commissario cittadino di Battipaglia del partito Osvaldo Guarnaccio. «Non si tratta di richiedere la chiusura dell’ospedale di Eboli – ha precisato Lucarelli -, ma di intervenire seriamente per quanto riguarda i fondi disponibili e da spendere anche in relazione alla realizzazione dell’ospedale unico della Piana del Sele». Troppo costoso sarebbe, infatti, intervenire per mettere in sicurezza la struttura del Maria Santissima Addolorata di Eboli. «La struttura è realizzata in un convento del 1300 – spiega Osvaldo Guarnaccio -. Il presidio ha la necessità di essere messo in sicurezza all’esterno perché è in una zona a rischio frane e anche adeguato all’interno. Vi è la presenza, infatti, di cisterne di gasolio estremamente pericolose anche per il rischio incendi. Insomma, dal punto di vista della messa in sicurezza, rispetto agli interventi, diventerebbe troppo costoso un intervento. Dal punto di vista logistico l’ospedale presenza l’impossibilità di realizzare altri parcheggi e anche logisticamente è in una zona difficile da raggiungere». La partita si gioca tutta per quello che riguarda la rete di emergenza in cui è inserito l’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia. «Due strutture di emergenza a cinque chilometri di distanza sono perfettamente inutili – commenta Fausto Lucarelli -. Qua non si tratta di fare una battaglia campanilistica come già qualcuno ha paventato dalla vicina Eboli. È un problema di razionalizzazione dei servizi sanitari sul territorio. La nostra idea è quella di far diventare Battipaglia un polo di eccellenza per quello che riguarda l’emergenza. Con posti letto relativi soltanto a questo tipo di interventi. Tutti gli interventi chirurgici programmati e specialistici andranno così al presidio ospedaliero di Eboli. Per perseguire il nostro obiettivo è necessario investire risorse dove serve. Ad esempio potenziando in maniera esponenziale il servizio 118 sul territorio. Più ambulanze e con personale specializzato a bordo per stabilizzare il paziente e rendere l’intervento presso la struttura ospedaliera più efficace. Tutto questo nelle more della progettazione dell’ospedale unico della Piana del Sele». Queste in sintesi le proposte de La Destra per la Sanità nella nostra provincia. Una serie di incontri itineranti saranno organizzati nelle prossime settimane per meglio spiegare ai cittadini la proposta del partito di Storace. |