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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

La sintesi dell'intervento del Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca all'incontro organizzato dall’Anci Campania sulla manovra economica nazionale

de luca

Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca è intervenuto questa mattina, nel Salone dei Marmi di Palazzo di Città, all’incontro organizzato da Anci Campania finalizzato alla discussione sulle ricadute economico-finanziarie della manovra economica del Governo sui Comuni e sugli Enti Locali più in generale.“Non so dare un’opinione su questa manovra – ha dichiarato De Luca – perché cambia ogni ventiquattro ore. Le uniche cose certe sono l’attacco al pubblico impiego e alle amministrazioni locali. È in atto un tentativo di ostacolare gli enti locali. Ed è un tentativo trasversale alle forze politiche. Non aspettiamoci niente né da Roma, né da Napoli. Siamo vittime da anni di una spietata centralizzazione dei poteri: federalismo e autonomie locali sono stati sconfitti a vantaggio di Regioni e Stato. I Comuni ormai non decidono niente, ci stanno sottraendo poteri essenziali. Non siamo più liberi di decidere in merito ai Piani Regolatori: siamo costretti ad ascoltare il parere di Provincia e Regione, che spesso non sanno neanche di che cosa si parla. Stesso discorso vale per il trasporto pubblico, che ormai è stato cancellato. E che dire dei rifiuti? Il frazionamento delle competenze obbliga a fare ben quattro passaggi per la gestione del ciclo completo con un aumento esponenziale delle spese che, alla fine, si scarica sui cittadini. Sono questi i costi della politica da tagliare, non certo le risorse da destinare ai Comuni. A tutto questo si aggiunge il blocco dei Fondi FAS e dei Fondi Europei, che per l’incapacità della Regione Campania rischiamo di dover restituire all’Unione Europea. Un dato è certo: la situazione è drammatica, così non possiamo più reggere, perché in queste condizioni si rischia di non poter governare. Si sente che nell’aria qualcosa è cambiato: c’è paura, c’è tensione, cresce la violenza, si sta corrompendo il tessuto democratico dei nostri territori. Ma a Roma non se ne accorgono. Tocca, dunque, a noi unire le forze. Forse questa manovra scellerata avrà una sola conseguenza positiva: una ritrovata compattezza delle amministrazioni locali, che travalica gli schieramenti politici e induce a reagire insieme contro un “delitto” che comporterà la paralisi di tutto”.

 
 
 
 
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