Al via il nuovo Centro Operativo Comunale della Protezione Civile.
Il Commissario Straordinario Dottor Cesare Castelli ha provveduto a ricostituire, in data odierna, con provvedimento n. 20, il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile che, come noto, è la struttura di supporto al Sindaco pro tempore quale Autorità comunale di Protezione Civile. Esso è coordinato dal Comandante del locale Corpo di Polizia Municipale, Dottor Fabrizio Leone, ed è composto dai dirigenti Carmine Avagliano, Giovanni Landi, Veronica Rispoli, Manuela Sacco e Daniela Sibilio.Tale ricostituzione si inquadra nell’attività in corso tesa a riformulare tutto il Piano Comunale di Protezione Civile, ormai risalente all’anno 2002 e non più rispondente alle esigenze di prevenzione, soprattutto perché troppo limitato, trattandosi di un mero elenco di beni e risorse.Tale rielaborazione nasce dalla consapevolezza che le attività in argomento non debbono limitarsi soltanto alla gestione dell’emergenza ma si debbono rivolgere anche alla previsione e alla prevenzione dei fenomeni calamitosi; quindi, è di fondamentale importanza per la Comunità di Pontecagnano Faiano dotarsi di un Piano aggiornato e dettagliato che sia in grado di affrontare l’eventualità di un disastro e di attuare e realizzare le condizioni per non trovarsi impreparati di fronte alle emergenze.A tal proposito, perciò, il Commissario Straordinario ha istituito, nel mese di maggio scorso, un gruppo di lavoro interno al Comune, coordinato dal Commissario stesso, avente l’obiettivo di riformulare detto Piano Comunale. Il gruppo di lavoro, in numerosi incontri, ha proceduto anzitutto all’individuazione di una serie di procedure da affidare ai vari dirigenti del Comune, competenti nei settori che potenzialmente potrebbero essere interessati da eventi emergenziali.Inoltre, sempre sotto il profilo di attuazione della migliore organizzazione possibile, sono stati interessati tutti gli attori, pubblici e privati, che dovrebbero essere coinvolti in eventuali scenari di soccorso; in particolare, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, i gruppi di volontariato, i radioamatori, i titolari di imprese in possesso di mezzi di lavoro e di automezzi.Il lavoro di detto gruppo, poi, si è indirizzato a rivedere ed arricchire il sistema delle conoscenze con dati cartografici più aggiornati e con informazioni tecnico-amministrative nuove, nonché ad organizzare l’approntamento dei mezzi in dotazione alle strutture operative, necessari per fronteggiare interventi di emergenza.Si stanno attualmente ridelineando anche gli scenari di rischio, cioè la rappresentazione dei fenomeni che interferiscono col territorio provocando danni a cose e persone: la conoscenza di questi è, infatti, indispensabile per elaborare correttamente il Piano stesso e per poter altresì predisporre gli interventi preventivi a tutela della popolazione e dei beni nelle aree interessate dagli eventi.La completa revisione del Piano dovrebbe essere ultimata entro il corrente anno e si sta pensando di effettuare, subito dopo, delle esercitazioni per testarne la validità e l’efficacia. |