Per una scuola.
Al via il progetto per la realizzazione di una scuola in Perù.
Sabato 15 settembre, alle ore 19.30, presso il Parco Eco Archeologico di Pontecagnano Faiano, sito in via Stadio, sarà presentato il progetto per la realizzazione di una scuola materna a Tambo de Mora in Perù, paesino di circa 4000 abitanti completamente distrutto dal terremoto dello scorso 15 agosto. Ore 18.40 ora locale, un sisma di 7,5 gradi della scala Richter, con epicentro a 60 km dalla città di Pisco, devasta la zona costiera a Sud di Lima. Non a caso è stata scelta come data simbolica il 15 settembre, a distanza di un mese del rovinoso cataclisma naturale: a Tambo de Mora, nella provincia di Chinca, regione di Ica, le case distrutte sono 1.104, quelle danneggiate 290 per un totale di 1.304 famiglie danneggiate, oltre a 3 scuole inagibili.
Un cittadino di Pontecagnano, Mario Mancini, lavorando nella ong ProgettoMondo Mlal di Verona, ha potuto constatare personalmente il dramma delle zone colpite dal disastroso sisma. Nel corso della serata, organizzata in collaborazione con le associazioni Euriale, Mascheranova, che leggerà brani di autori latino americani, Agesci Scout Gruppo Piero Strianese Pontecagnano, Oratorio Giovani Speranze Parrocchia Maria SS. Immacolata e Consulta delle Associazioni, si potrà degustare un piatto tipico della tradizione peruviana e contribuire alla realizzazione della scuola modulare di 60 mq comprensiva di allestimento per una cifra complessiva di 6.000 dollari (circa 5.000,00 euro).
Entusiasta della fattiva e sinergica collaborazione tra le associazioni per un’iniziativa di grande importanza il presidente del Circolo Giuseppe Mancini: “E’ un progetto che punta in primis alla ricostruzione di una scuola in quanto l'istruzione è una componente fondamentale della lotta alla povertà, perché un bambino non istruito, con tutta probabilità, sarà un adulto povero. Ci auguriamo che con la nuova Amministrazione si possa effettuare anche un gemellaggio con Tambo de Mora per poter potenziare il rapporto di solidarietà che puntiamo ad instaurare tra le nostre comunità”. |