FASANO SU PARCO ECO ARCHEOLOGICO DI PONTECAGNANO
Il sen. Enzo Fasano ha scritto al ministro per i Beni e le Attività Culturali e al ministro per l’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per sottoporre alla loro attenzione la questione del Parco Eco Archeologico di Pontecagnano, che con la conclusione del servizio civile per il 2011, non vedendosi assegnato neppure un volontario, potrebbe vedere compromessa la qualità e la continuità dei servizi offerti. Il Parco Eco Archeologico di Pontecagnano è l’unica testimonianza in situ per la fruizione dell’abitato di origine etrusca, probabilmente chiamato Amina e risalente al VI secolo a.C, e di età romana, Picentia fondata nel 268 a.C. Con una superficie di 22 ettari di frutteti e aree agricole aperte al pubblico, oltre che un polmone verde per i cittadini, è un supporto per la divulgazione scientifica, storica e culturale. L’interrogazione del sen. Fasano parte dalla constatazione che per la sua gestione sin dal 1999 il Parco si è avvalso della presenza prima degli obiettori di coscienza, poi dei volontari del servizio civile. Nel 2011, Legambiente è stata supportata da 4 giovani volontari (a dispetto delle 12 unità del 2010), i quali hanno svolto un lavoro indispensabile, tale da consentire al sito la stessa apertura quotidiana. Il 9 gennaio 2012 è scaduto il progetto per i suddetti volontari. Ma senza il loro lavoro, al pubblico non potranno essere offerti gli stessi servizi, tra i quali: l’apertura nei giorni festivi, la gestione della biblioteca custodita nella casetta di legno, l’aiuto agli anziani nella gestione degli “orti di città”. Inoltre, per far fronte a servizi minimi indispensabili quali il taglio dell’erba degli orti, sarà necessario aumentare il contributo annuale degli ortolani (da 30 a 60 euro). Considerato che il Parco Eco Archeologico di Pontecagnano è tra i più rinomati del sud Italia e che gli “orti di città” presenti all’interno del Parco svolgono una importantissima funzione sociale, il sen. Enzo Fasano ha chiesto al ministro per i Beni e le Attività Culturali e al ministro per l’Ambiente «se e quali azioni intendano promuovere per consentire al Parco Eco Archeologico di Pontecagnano di continuare a funzionare a pieno regime offrendo ai cittadini gli stessi servizi sia in termini quantitativi che qualitativi»
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