Auditorium Ravello, Bellacosa chiede chiarimenti sui ritardi dei lavori
Ieri, invitato dalla Fondazione di Ravello, l’assessore provinciale al Patrimonio, Adriano Bellacosa, ha partecipato ad un seminario sull’avviamento e la gestione della Musica a Roma.
L’obiettivo dichiarato del seminario era quello di fornire un modello organizzativo e gestionale all’Auditorium di Ravello, ponendo a confronto l’esperienza dell’Auditorium di Roma con quella dell’opera ormai quasi realizzata nel suggestivo paese costiero.” Dalla partecipazione al seminario – ha dichiarato l’assessore Adriano Bellacosa – ho ricavato almeno tre ragioni di forte dissenso nei confronti dell’operato dell’Amministrazione Comunale. Innanzitutto, non era presente alcun rappresentante del Comune, nonostante invitato, come assicuratomi dagli organizzatori. Questo è già grave di per sé, vista la particolare e specifica competenza dei relatori”. “In secondo luogo – ha aggiunto Bellacosa – si è chiarito, da parte dei relatori, che l’organizzazione dell’Auditorium di Roma, con la pianificazione dell’accordo di programma e l’attuazione dell’organigramma, è stata avviata quasi tre anni prima della conclusione dei lavori; e solo questo ha permesso all’iniziativa di procurare, da subito, la copertura integrale dei costi, compresi quelli di conservazione e manutenzione, e poi anche un utile bilancio.
Di contro, per l’Auditorium di Ravello si sarebbe in ritardo enorme, stimato in almeno due anni”. “Per quanto è emerso – specifica Adriano Bellacosa – nel corso del dibattito ed in seguito a sopralluogo presso l’Auditorium, la Fondazione di Ravello (cui partecipa il Comune, con anche la Provincia) ha chiesto da oltre due anni di avviare il lavoro per la gestione dell’opera una volta ultimata ed entro i prossimi sessanta giorni essa dovrebbe essere completata e consegnata”. “Se le cose stanno in questi termini – ha concluso l’assessore Bellacosa – l’Amministrazione Comunale, cui compete il potere di gestione del bene, avrebbe realmente maturato un enorme e pregiudizievole ritardo, rispetto al quale – in rappresentanza della Provincia, ma anche come partner istituzionale all’interno della Fondazione Ravello – devo chiedere di avere un compiuto chiarimento”. |