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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Il presidente Villani scrive al Segr. Generale della Cgil

Al Signor Segretario
Generale della Cgil
della provincia di Salerno
Dr. Franco Tavella
e p.c. Agli Organi di Informazione

Caro Segretario,
ho letto con attenzione i Suoi interventi apparsi su alcuni quotidiani relativi alle società miste controllate o partecipate dagli Enti Locali: in linea di principio condivido pienamente il Suo ragionamento, come, peraltro, ho già avuto modo in altre circostanze di comunicarLe. Ritengo, però, doveroso precisare il mio pensiero anche perché la Provincia di Salerno sta provvedendo alla realizzazione di uno studio approfondito – nell’ambito delle attività avviate dalla Cabina di Regia – che si pone lo scopo di censire gli organismi nei quali sono presenti capitali dell’Ente che presiedo, del Comune e della Camera di Commercio di Salerno. Senza dubbio è indispensabile una razionalizzazione delle società tenendo conto delle esigenze del territorio e della necessità di tagliare i costi non corrispondenti ai benefici. Così come sono convinto che si debba arrivare all’attivazione non di alcune “multiutilities”, ma – gradualmente ed attraverso una serie di opportuni passaggi – ad una sola, grande “multiutilities” che, sull’esempio di alcune aziende operanti nel Nord Italia, sia in grado di offrire servizi di qualità all’utenza e, nello stesso tempo, di produrre benefici anche finanziari. Fino ad arrivare alla quotazione in borsa. Progetto ambizioso? Certamente sì, ma anche capacità di visione e di confronto con le realtà più avanzate.
Per quanto concerne più direttamente la Provincia posso assicurare che la strada della semplificazione è stata già intrapresa: abbiamo deciso – per esempio - di non continuare a sostenere il “Bic Salerno srl” che è stato posto in liquidazione senza procedere ad ulteriori ricapitalizzazioni. Come confermo l’intenzione di procedere alla dismissione di tutte le partecipazioni non coerenti con la “mission” istituzionale dell’Ente.
Credo, però, che questa seria opera di ridisegno operativo delle società cosiddette miste non possa passare attraverso un processo di “demonizzazione” delle spese che esse comportano. E’ giusto, ripeto, tagliare costi ed eventuali eccedenze di gestione, ma non è neanche possibile fare di tutta l’erba un solo fascio. Come pure sto svolgendo approfonditi accertamenti sulle Commissioni di competenza della Provincia: per quanto dipende dalle mie decisioni andrò fino in fondo per evitare che siano distribuite “prebende” e gettoni alle spalle dei cittadini.
Mi riservo, in conclusione, una riflessione più generale. Non si può dimenticare che molte società sono nate dal presupposto di stabilizzare lavoratori precari o disoccupati a tutti gli effetti. Mi meraviglia non poco che proprio dal mondo sindacale si sottovaluti la valenza sociale di tante iniziative di tipo “imprenditoriale” degli Enti Pubblici. Questo non significa perpetuare logiche assistenzialiste. Continuerò a ripetere un “no” fermo e deciso alle strumentalizzazioni, sempre pronto, però, all’ascolto e al dialogo reciproco.
Sono certo, caro Segretario, che coglierà lo spirito costruttivo di queste mie considerazioni.
Con rinnovata cordialità.

Salerno, 3 novembre 2006

Angelo Villani

 
 
 
 
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