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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Lettera del Presidente della Provincia, Angelo Villani, all’On.Sergio D’Antoni ,Vice Ministro per lo Sviluppo Economico

Caro D’Antoni,
proseguo nella disamina dei fattori strutturali legati alle Imprese e al Sistema di credito per segnalarti, dopo l’iniquo nuovo regime di tassazione dell’Ires, i guasti legati all’accordo di Basilea.
L’entrata in vigore anche in Italia di questa normativa, impone alle banche di sottoporre l’intero sistema produttivo italiano al vaglio dei criteri di rating.
Vorrei indicarti la medesima discordanza presente nell’approccio – e dunque nel metodo- utilizzato nell’una e nell’altra occasione.
Con espressione immediatamente comprensibile, potremmo dire un’altra volta – come nella precedente comunicazione inviata al Presidente del Consiglio-   “Summum jus, summa injuria”.
In altre parole, ancora una volta, si stanno adottando soluzioni analoghe (summum jus) per soggetti diseguali (summa injuria).
E’ facile pronosticare il fatto che l’intervento nella nuova Legge finanziaria proposta dal Governo di provvedimenti che penalizzeranno le imprese indebitate, a cascata porterà un irrigidimento del sistema creditizio nella concessione di finanziamenti e un aumento del costo del credito bancario.
A me pare che la Politica, e per essa chi ha responsabilità istituzionali, oltre che denunciare una situazione di difficile gestione, abbia anche il compito di suggerire soluzioni.
Si tratta di trovare strade possibili per migliorare l’accesso al credito bancario da parte delle Piccole Medie Imprese, riducendo gli effetti del razionamento in termini di disponibilità e tasso di interesse.
Le PMI saranno tanto più in condizione di rappresentare un volano di sviluppo, quanto più miglioreranno la propria struttura finanziaria e il proprio grado di patrimonializzazione.
I rating, infatti, non possono prescindere dall’indice di capitalizzazione che si calcola rapportando il capitale proprio al totale del capitale investito.
Così per il patrimonio immobiliare. Da questo punto di vista, sottopongo alla tua attenzione il fatto che nel corso degli anni le Piccole Medie Imprese hanno investito in fabbricati, ovvero beni strumentali considerati allora necessari per accedere alle linee di credito. Non tenerne conto oggi di fatto crea nei bilanci delle aziende una minus valenza intollerabile. E’ necessario, se si vuole far decollare il Sistema Italia, che tutte le ricchezze siano considerati volani di potenziale sviluppo.
Un altro modo per limitare gli effetti negativi che potrebbero scaturire (anzi che già si stanno facendo sentire soprattutto nell’economia meridionale) potrebbe essere l’estensione del ricorso alle garanzie consortili (Confidi) nella forma di sostituzione “garante per garantito” a condizione che Confidi abbia un proprio rating e rilasci garanzie di primo grado.
Caro D’Antoni, in un momento così difficile per la vita del Paese, di fronte all’asfissia finanziaria di centinaia di Piccole Medie Imprese che danno lavoro a decine di migliaia di persone, vi sono errori che non ci possiamo permettere.
Te ne segnalo tre: l’indifferenza, la avidità, l’ignoranza.
Indifferenti nei confronti della vita e dell’economia reale; paurosi nel timore che un’idea nuova ci faccia fare troppa fatica; ossequiosi nei confronti di norme che provengono da Palazzi troppo lontani che ormai ignorano le condizioni vere di milioni di donne e uomini, che ogni giorno si battono al meglio delle loro forze.
Ecco, se tali disvalori continueranno a trovare posto nella politica, sono certo che il Sistema Italia non andrà da nessuna parte.
Sperando di aver trovato un varco tra le mille cose di cui ti occupi, ti saluto cordialmente.
Salerno, 7 Novembre 2007

Presidente Provincia di Salerno
Angelo Villani

 
 
 
 
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