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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Appalti dell’Ente Provincia, la precisazione di Marcello Feola

«Alcune notizie riportate nei giorni scorsi dagli organi di stampa, che legittimamente informano l’opinione pubblica salernitana circa l’acquisizione di atti operata a Palazzo S. Agostino dai Carabinieri di Nocera Inferiore su mandato della Dda di Salerno, risultano del tutto inesatte e generano grande confusione sulle procedure di affidamento degli appalti adottate dall’Assessorato da me retto. Mi corre pertanto l’obbligo, nella mia veste istituzionale di assessore provinciale ai Lavori pubblici, di fornire precisi chiarimenti al fine di contribuire ad informare correttamente i cittadini sul nostro operato di pubblici amministratori. Alcuni hanno confuso, anzitutto, gli affidamenti diretti con gli appalti cosiddetti a “Km. zero”.Gli affidamenti diretti avvengono esclusivamente per importi inferiori a 40.000 euro, utilizzando un elenco di imprese di fiducia, che viene aggiornato con cadenza almeno annuale, e secondo un’applicazione rigorosa del principio della rotazione (nessuna impresa ha avuto più di un affidamento diretto nel corso dello stesso anno). Tutt’altra cosa sono gli appalti a Km. zero, che invece riguardano le procedure negoziate, che sono una vera e propria procedura concorsuale di gara, alle quali vengono invitate – traendole dal suddetto elenco delle imprese di fiducia – a partecipare le imprese dell’area interessata dal lavoro (per questo la denominazione “appalti a Km zero”), in numero almeno doppio a quello minimo previsto per legge e sempre rispettando il principio della rotazione.L’affidamento del servizio di manutenzione strade, effettuato dall’Amministrazione Provinciale nel 2010 a 31 cooperative sociali, fra cui quella oggetto dell’accertamento, non è peraltro avvenuto neppure secondo la procedura negoziata ma addirittura secondo una procedura “aperta”. Tanto benché una specifica normativa di favore per le cooperative sociali consentisse di procedere all’affidamento diretto anche oltre l’importo di 40.000 euro. Questi chiarimenti intendono insomma evidenziare che risulta tendenzioso e non rispondente a verità il voler suggerire una lettura dei fatti secondo la quale esisterebbe un modo di procedere dell’Ente Provincia orientato a trovare modalità procedimentali di aggiramento delle norme delle procedure di gara, laddove la realtà è diametralmente opposta, ossia quella di aver utilizzato e di utilizzare procedure che, anche laddove la legge consente di procedere ad affidamenti diretti ovvero ad invitare un numero ristretto di imprese, si preferisce invece utilizzare procedure di gara con massima concorrenzialità e ad invitare un numero di imprese almeno doppio a quello minimo previsto per legge. Desidero infine evidenziare che i dipendenti degli uffici del Settore Lavori pubblici hanno garantito come sempre massima disponibilità e piena collaborazione alle autorità nello svolgimento del proprio compito di accertamento».

 
 
 
 
Pontecagnano Faiano
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