Cirielli e Feola “dimenticano” quattro Comunità Montane
Fondi per la pulizia delle strade, fuori i Picentini
E’ di questi giorni la notizia di un protocollo d’intesa sottoscritto tra la Provincia di Salerno, tramite il presidente Edmondo Cirielli e l’Assessore ai Lavori Pubblici Marcello Feola, e sei Comunità Montane del Salernitano, per la pulizia dei cigli di molti chilometri di strade provinciali. La Provincia di Salerno ha garantito un sostegno economico agli Enti montani “fortunati” che impiegheranno per i lavori di decespugliamento gli operai idraulici-forestali. Questo accordo non è, però, per tutte le Comunità Montane (escluse Costiera Amalfitana, Diano, Irno e Monti Picentini) che, in questi mesi, come accade in tutta la Campania, vivono un momento di profonda crisi economica e non riescono neppure a garantire le mensilità ai propri dipendenti. Un aiuto economico avrebbe di sicuro fatto bene alle loro magre casse. Come ormai ci ha abituati, l’Amministrazione Cirielli continua a fare disparità – dichiara il Consigliere Provinciale Paolo Russomando – Nel sottoscrivere il protocollo d’intesa con gli enti montani della provincia di Salerno, per la pulizia dei cigli di alcune strade provinciali, sono sfuggite quattro Comunità Montane. Tra queste anche quella dei Monti Picentini. Dov’è finita la “Provincia Amica” che tanto decantavano il Presidente Gerardo Marotta, il Sindaco di San Cipriano Picentino Gennaro Aievoli, i colleghi sindaci di Rovella, Giuseppe D’Aiutolo, e di Acerno, Massimiliano Cuozzo? Alla prima occasione gli amministratori di Palazzo Sant’Agostino hanno voltato le spalle a questo territorio e ad altre tre zone del Salernitano. La collaborazione tra Enti per la pulizia dei cigli, lanciata con successo dalle amministrazioni Andria e Villani, darebbe ossigeno ai dieci enti montani e garantirebbero giornate lavorative ai dipendenti. Il Presidente Cirielli e l’Assessore Feola, invece, hanno fatto il solito distinguo, penalizzando centinaia di lavoratori con la conseguenza di chilometri di strade abbandonate e pericolose per gli automobilisti . A loro chiedo di rivedere i termini dell’intesa e di inserire le comunità montane sfuggite nel primo atto”.
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