I
MANAGER DELLA SANITA’ PAGANO E TANCREDI
INDOSSANO LA MAGLIETTA DEI GALOPPINI ELETTORALI
Mentre a Roma il Ministro della Sanità
Livia Turco si appresta a cancellare la legge
che permette ad ex parlamentari ed ex consiglieri
regionali di diventare direttori generali delle
ASL, definendola “uno scandalo perché
la politica deve stare fuori dalla gestione della
sanità”, a Salerno i manager Pagano,
direttore generale della ASL SA2 e Tancredi, direttore
generale dell’Azienda Ospedaliera, in assordante
controtendenza, indossano la maglietta dei galoppini
elettorali per Andria Sindaco.
E’ doloroso annotare che un ex comunista,
come Tancredi, ed un ex socialista, come Pagano,
si pieghino a vergognose logiche di potere.
La gestione della sanità, per poter essere
virtuosa ed efficiente, deve essere affidata non
a criteri di appartenenza politica, ma di alta
competenza e professionalità.
La Giunta Regionale della Campania, da diversi
anni con i conti in rosso per la malagestione
della sanità, si appresta a far pagare
nuove tasse e balzelli ai cittadini e alle imprese.
Pertanto i manager, più che dedicarsi alle
campagne elettorali dall’alto dei loro incarichi
pubblici, farebbero meglio a dare prova di efficienza,
economicità e di risultati nella gestione,
i cui esiti positivi purtroppo mancano del tutto.
La storia si ripete: già durante la scorsa
campagna elettorale per le regionali, la sanità
“pubblica” fu sensibilizzata a sostenere
lo sconfitto Fausto Morrone. Ora, in maniera più
pesante, i massimi rappresentanti delle istituzioni
sanitarie regionali della Città si schierano,
senza pudore, per l’elezione del Sindaco
di Salerno.
Considerando i risultati delle scorse regionali,
e soprattutto per una questione di “galateo”
istituzionale, Andria farebbe bene a respingere
sostegni di questo tipo.
La politica deve rimanere fuori dal campo della
sanità!
Questa è regola valida per tutti: dunque
non si accettino sponsorizzazioni elettorali né
per Andria né per De Luca, anche perché
gli addetti ai lavori meritano rispetto per la
scelta che andranno a fare domenica prossima.
La libertà dei lavoratori e dei professionisti
della sanità non può essere così
volgarmente offesa da “irruzioni”
e condizionamenti che certamente (dati i precedenti)
avranno un effetto controproducente.
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