Il
Ministro Di Pietro annulla il decreto di commissariamento
dei comuni terremotati. accolta la richiesta dei
consiglieri Giusto e Carpinelli.
In merito al Decreto Ministeriale del 14.03.2006
concertato con l’Assessore Regionale ai
Lavori Pubblici e pubblicato, per renderlo esecutivo,
sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania
n. 26 del 12.06.06, i Consiglieri Regionali delle
aree terremotate più colpite (Avellino
e Salerno) avevano chiesto al Governatore Bassolino
di intervenire presso il Ministro per la revoca
del decreto.
In questi giorni, l’iniziativa di Giusto
e Carpinelli ha trovato immediato
riscontro. Oltre 60 i Sindaci della provincia
di Avellino, oltre 70 i Sindaci della provincia
di Salerno che hanno chiesto a Bassolino e Di
Pietro la REVOCA.
Non si è dato credito a questa iniziativa,
si è cercato di minimizzare, di giustificare
che si voleva accelerare il processo di ricostruzione.
Purtroppo la verità era un’altra:
i Comuni dal 12 giugno non erano più titolari
del processo di ricostruzione, come era capitato
per 26 anni, ma venivano “espropriati”
dei loro compiti.
Si sono mossi anche i Parlamentari, infatti Aurisicchio
(DS), Giuditta (UDEUR) e Boffa (già Capo di Gabinetto di Bassolino e deputato
DS) hanno presentato una articolata interrogazione
al Ministro Di Pietro per chiedere la revoca.
Allo stesso modo si sono mossi Senatori della
Campania, il Senatore Massimo Villone
(DS), il Senatore Raffaele Tecce
(Rifondazione Comunista).
Un coro di proteste diffuso, esteso, condiviso.
Tutti da più parti uniti nel chiedere la
revoca.
A fronte di una nota dell’Assessore De
Luca, poco incisiva è intervenuto
il Presidente Bassolino.
Con nota prot. n. 1488 del 20.06.06 inviata al
Ministro Di Pietro, la Regione
si sottrae dal pasticcio in cui si era infilata.
Bassolino infatti scrive: Signor Ministro CHIEDO
L’ABBROGAZIONE DEL DECRETO.
Proprio oggi il Ministro Antonio Di Pietro
ha notiziato i Consiglieri Giusto
e Carpinelli quanto segue: ”al
riguardo Vi comunico di aver disposto, in data
odierna, con apposito decreto ministeriale in
corso di perfezionamento, l’annullamento
a tutti gli effetti di legge del citato provvedimento,
gravemente viziato, sia sotto il profilo della
legittimità, sia sotto quello del merito.
Ritengo, in tal modo, di aver rimosso un atto
lesivo delle stessa dignità istituzionale
della Regione Campania e dello stesso Ministero
delle Infrastrutture”.
Carpinelli ha dichiarato: “Sono
soddisfatto, è una splendida vittoria del
movimento dei Sindaci”.
Napoli
20 giugno 2006
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