Commissariare tutti i comuni senza piano regolatore
E’ questa la proposta del consigliere regionale di Italia dei Valori Dario Barbirotti in merito al dibattito politico in regione Campania circa il decreto “demolizioni stop” voluto dal governo nazionale di centro destra. L’iniziativa nasce a seguito dell’ultima riunione del consiglio regionale della Campania, tenutasi mercoledì mattina a Napoli. Secondo i dati di Legambiente, dal 1991 al 2004 sono stati commessi in Italia 400mila abusi in campo edile, di cui il 20% in Campania, la prima regione nel Paese per infrazioni della legge. “Non è pensabile – sottolinea il consigliere regionale Dario Barbirotti – che si continui a saccheggiare e violentare un territorio che nel corso degli ultimi trent’anni ha subito una delle più pesanti azioni di cementificazione del territorio mai registrate in Italia. Tragedie come quelle di Sarno o di Ischia sono il frutto essenzialmente di un’aggressione al territorio ed all’equilibrio della natura, dietro la quale troppo spesso si cela la mano della camorra che gestisce buona parte dei lavori edili, in particolare quelli fuori-legge”. La discussione in seno al consiglio regionale della Campania ha visto – all’ordine del giorno – la presentazione di una richiesta ufficiale al Governo Berlusconi con la quale si chiede sostanzialmente di inserire - in un nuovo decreto legge anti demolizioni – anche le costruzioni realizzate in aree sensibili come i parchi, i siti ad interesse storico-archeologico o le zone ad alto rischio idrogeologico, sanando di fatto migliaia di manufatti abusivi che rappresentano potenzialmente un pericolo enorme per l’incolumità delle popolazioni locali. “Risulta demagogico e fuori luogo il discorso operato dal Pdl – continua ancora Barbirotti - in merito alle condizioni di estremo disagio in cui versa la maggior parte delle persone che si è resa protagonista di abusi edilizi sul territorio della Campania. In questa materia occorrono regole certe e che vanno rispettate. Ecco perché rivolgo questo invito direttamente ai rappresentanti parlamentari del territorio salernitano, rilanciando la necessità di commissariare tutte quelle amministrazioni comunali che nel giro di un preciso periodo temporale (uno o due anni) non adottino il proprio strumento di pianificazione urbanistica, consentendo così di avere un effettivo controllo del territorio, impedendo gli abusi e bloccando le possibili infiltrazioni camorristiche legate a questa attività”.
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