Interrogazione del Consigliere Donato Pica sul Cinipide galligeno del castagno
Premesso che,
- la Campania è la prima Regione italiana nel comparto castanicolo per quantità di prodotto;
- la castanicoltura delle province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, rappresenta una eccellenza della nostra agricoltura, distinta a livello europeo con il riconoscimento dei marchi IGP e DOP assegnati ai prodotti tipici;
- i dati produttivi evidenziano un’importanza economica non solo nel comparto agricolo ma anche in quello dell’indotto che vede impegnati oltre 2000 addetti;
- accanto al dato economico ed occupazionale, va considerata la rilevanza della castanicoltura nel campo boschivo e della salvaguardia del territorio rappresentando, in particolare nelle aree interne, un elemento caratterizzante il paesaggio, la cui tutela risulta essere essenziale per la prevenzione del rischio idrogeologico e degli incendi;
Considerato che,
- i rilevanti attacchi del cinipide galligeno alle coltivazioni di castagno ubicate nelle Province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, hanno comportato evidenti riduzioni di produzioni con pesanti ricadute sotto l’aspetto reddituale e occupazionale del comparto;
- la Regione Campania, sin dai primi attacchi diagnosticati nel2008, haposto in essere una serie di azioni di contrasto al parassita mediante l’impiego di “nemici naturali”;
- nonostante gli interventi di lotta biologica attuati dal servizio fitosanitario regionale, non si riscontrano significativi miglioramenti sotto il profilo del controllo del parassita;
- le Organizzazioni professionali agricole hanno più volte segnalato la problematica alla Giunta Regionale formulando delle proposte per salvaguardare le numerose aziende del comparto, la cui sopravvivenza è essenziale anche per la conservazione ed il presidio del territorio;
- le suddette Organizzazioni, nell’audizione della VIII Commissione Consiliare del 10 ottobre 2012, hanno illustrato ai Consiglieri Regionali l’impatto che si potrebbe verificare in caso di un inadeguato contrasto alla diffusione del parassita.
Tutto ciò premesso e considerato si chiede alle SS.LL. di voler:
- comunicare quali sono stati, a tutt’oggi, gli effetti della lotta biologica al cinipide galligeno del castagno;
- comunicare il programma delle iniziative per i prossimi anni, con particolare riferimento anche a metodi di lotta alternativi e/o complementari a quelli attuati fino al 2012;
- comunicare se sono state effettuate delle indagini, da parte degli assessorati competenti, per analizzare e stimare gli eventuali danni da una progressiva riduzione della castanicoltura in Campania.
|