Sui ritardi del bilancio di previsione della Regione Campania
La Regione Campania, nonostante la politica degli intendimenti e delle iniziative politiche strabilianti che il Presidente Caldoro e i suoi Assessori annunciano a giorni alterni, per il rilancio dell’economia campana nei più svariati settori, si contraddistingue ancora una volta per il totale immobilismo da cui è afflitta da tre anni. Il bilancio Regionale è stato approvato, in uno alla legge finanziaria solo il 06 Maggio 2013, con il voto contrario dell’opposizione, ma cosa ben più grave, la Giunta Regionale non ha ancora approvato il conto gestionale. Da decenni non si registravano ritardi di tale gravità, ritardi che hanno avuto come conseguenza il blocco di tutti i pagamenti della macchina regionale. Eppure a sentire il Presidente Caldoro, pare che tutto vada bene, che tutto procede secondo i piani prestabiliti, ed allora un dubbio ci tormenta: vuoi vedere che le proteste, gli scioperi e le occupazioni dei lavoratori e dei cittadini campani sono una manovra per denigrare l’opera meritoria del bravo Presidente? Il primo semestre del 2013 si chiude senza che ai Comuni, piccoli, medi o capoluoghi di Provincia siano stati liquidati quei finanziamenti che servono per il loro funzionamento. Senza che alle società o cooperative che si occupano dei servizio sanitari o sociali siano stati pagati gli importi dovuti, lasciando privi di stipendi centinaia di lavoratori che cercano in tutti i modi , nella drammatica crisi che affligge l’intero Paese , di erogare comunque quei servizi essenziali per la dignità dei cittadini. Senza che alle imprese che hanno effettuati lavori per conto dell’Ente Regione siano state pagate le spettanze dovute, spingendole al licenziamento delle maestranze e al dissesto finanziario. Senza che sia stato corrisposto il dovuto alle centinaia di associazioni che si occupano di cultura e spettacolo, e alle associazioni di volontariato che prestano la loro opera tra i ceti più disagiati. A nostro parere, non è come pensa e dice Caldoro. I fatti sono altri e sono sotto gli occhi di tutti, la Campania è in ginocchio, gli Enti Locali e i cittadini sono allo stremo, non possono attendere oltre. E’ ora che la Giunta Caldoro prenda atto del suo fallimento e SI DIMETTA, adottando però prima, senza ulteriore indugio e perdita di tempo, il bilancio gestionale 2013, provvedimento che permetterebbe finalmente agli uffici di pagare e di far tirare un sospiro di sollievo a chi attenda disperatamente quanto dovutogli.
IL CONSIGLIERE - Dario Barbirotti
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