Federazione delle Autonomie locali della Campania
Presso la sede regionale, in via Morgantini, 3, Napoli, si è riunita la Giunta Esecutiva della Federazione delle Autonomie locali della Campania (Anci-Legautonomie-Aiccre-Uncem-l’informatore-Anpci). Dopo la relazione introduttiva del Presidente Nino Daniele, sulle attuali problematiche che attanagliano gli Enti locali, sono intervenuti: Gaetano Saporito, Giovanni Squame, Cristian Mastrolia, Antonio Bossone, Michele Cupolo, Osvaldo Cammarota. Nel prosieguo, sono state affrontate anche le problematiche di carattere organizzativo, a livello territoriale, illustrate dal direttore della Federazione, Nicola Nigro. In particolare, il Presidente Daniele ha dichiarato: “I recenti interventi governativi non solo costringeranno i Comuni ad aumentare le tariffe, per evitare di eliminare i servizi, ma anche ad essere esattori dello stesso governo, su imposte odiose come l’IMU, ma ci saranno anche effetti negativi che si riversano direttamente sui territori, riducendo i principali volani della crescita e cioè i normali investimenti dei Comuni”. L’incontro è terminato con la proposta unanime di dar vita ad un Convegno riguardante i “Bilanci di previsione 2012 dei Comuni”, previsto per la metà del prossimo mese di giugno a CASERTA. Sull'argomento, il Presidente Daniele sottolinea “Sugli schemi dei Bilanci 2012, pesano incertezze rilevantissime che non consentono ad oggi ai Comuni di stilare un documento attendibile e veritiero, come prescrivono le norme di legge. Siamo a maggio inoltrato ed ancora i dati comunicati a tutti gli Enti locali, relativi ai trasferimenti statali, non danno certezze. Pertanto, le previsioni non possono considerarsi definitive; sull’altra entrata, che riguarda l’IMU, le incertezze e la confusione crescono ogni giorno di più. In qualsiasi Blancio comunale, per inserire la previsione di entrata dell’IMU, occorre attendere il gettito presunto stimato dal ministero, i contribuenti saranno chiamati a corrispondere la prima rata con riferimento alle aliquote base con conguaglio a dicembre: è quello che è stato detto attraverso la stampa”. Nino Daniele ha inoltre evidenziato: “ Le giunte municipali proseguiranno nel lavoro di predisposizione dei bilanci preventivo 2012, pur in presenza di molteplici e forti elementi di incertezza. Dai primi schemi di bilancio emerge che è molto difficile mantenere l’impostazione di una manovra tesa a tutelare i redditi più bassi, le fasce più deboli, e, quindi, la conferma del livello dei servizi, proprio per i drastici tagli delle risorse e per ulteriori tasse dello Stato centrale. E’ davvero drammatico pensare ad un bilancio in cui, per compensare le minore entrate, si possa fare economie di spesa su servizi in via di estinzione”. Daniele, quindi, aggiunge: “Non so come possano i Comuni, di fronte all’incertezza governativa sugli Enti locali anche sul gettito dell’IMU e sull’addizionale dell’IRPEF, prevedere un'applicazione delle aliquote improntata, poi, ad equità, alla tutela dei redditi bassi e del bene primario della casa, con apposite agevolazioni che non si intravedono in questa confusione totale che, giorno dopo giorno, sta emergendo. Sarebbe come dire: qui c’è qualcuno che vuole ‘la botte piena e la moglie ubriaca’, dimenticando che l’uno esclude l’altro”.Di fronte a questa difficile situazione, il Presidente Nino Daniele ha proposto di realizzare - alla metà del mese di giugno prossimo - un convegno che affronti queste tematiche, in particolare ciò che riguarda i BILANCI PREVENTIVI 2012 dei COMUNI”.
“ In tutto ciò non va dimenticato – evidenzia ancora Daniele - che il 72% dei Comuni italiani ha meno di 5000 abitanti e, teoricamente, potrebbe essere considerata una ricchezza insediativa; ma così non è, visto che da tempo i fenomeni di spopolamento, impoverimento e relativo invecchiamento della popolazione, proprio a causa delle cattive politiche di valorizzazione delle risorse locali, crescono giorno dopo giorno. Ciò implica per l’Ente Comune difficoltà sia di tipo gestionale, in termini di servizi da erogare, sia di programmazione economica e sociale. Tali fenomeni si riscontrano anche in numerose nazioni dell’Unione Europea che hanno già avviato politiche locali e nazionali d’intervento, per frenare i fenomeni di spopolamento dei piccoli centri. In Italia, la Camera dei Deputati, nell’aprile 2007, aveva approvato un disegno di legge in materia. Poi tutto si è fermato. Con tale iniziativa legislativa, i promotori si proponevano di valorizzare e sostenere i piccoli Comuni, allo scopo di promuoverne le attività economiche, sociali, ambientali e culturali. Ma tutto ciò è ancora in altro mare, perché?”. “Tutte queste incertezze e le politiche sbagliate mettono in seria difficoltà la chiusura e la stabilità dei bilanci comunali, non solo nelle città medio alte, ma in tutti i Comuni italiani, soprattutto quelli piccoli e piccolissimi. - Mai prima d’ora, almeno nel corso della mia esperienza amministrativa, - dice il Presidente Daniele - avevo sentito così tanti problemi ed incertezze nella predisposizione della manovra finanziaria comunale, a cui tutte le amministrazioni stanno lavorando, con i loro uffici da diversi mesi, per approvare il bilancio di previsione per il 2012. Il Dipartimento per la finanza locale del Ministero dell'Interno, come si sa, ha cercato di mettere una pezza a quanto è stato evidenziato sopra, a proposito dei ritardi, ed ha pubblicato i dati provvisori delle spettanze 2012, di cui i Comuni dovrebbero tenere conto, nella redazione dei propri bilanci di previsione, ma la confusione aumenta ancora di più, perché questi dati prendono in considerazione i tagli derivanti dalle manovre correttive del governo Berlusconi, dal decreto Monti dello scorso dicembre e delle variazioni compensative del gettito IMU. Il quadro che ne emerge è preoccupante e fornisce numeri non coerenti, rispetto alle stime effettuate dagli uffici comunali proprio sul gettito IMU, come denunciato nei giorni scorsi dagli Enti locali, attraverso le loro associazioni e dall’Anci. Nonostante questo stato di incertezza, i Comuni hanno di tempo fino al 30 giugno, per decidere quale aliquota applicare, mentre le aziende devono versare la prima rata entro il 16 giugno. E' davvero questa l’Italia che vogliamo?” Il direttore della Federazione
della Autonomie locali della Campania
Dott. Nicola Nigro
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