IL TRENO HA FISCHIATO
Grande successo a Padula per 'Il treno ha fischiato', la manifestazione nell'ambito della VI giornata nazionale delle ferrovie dimenticate. Per un giorno la stazione è stata ripopolata da centinaia di persone, con il lavoro di pulizia ammirevole da parte della Protezione Civile, delle Formiche Operaie, della Comunità Montana. Ottimo anche il contributo del Comune di Padula, che si è occupato, in presenza dell'Assessore Vincenzo Polito, dello smaltimento dei rifiuti. E' stata presente anche la Polizia Municipale. Un grosso ringraziamento va anche all'Ing. Luigi Gaetano Ilgrande di RFI Salerno, che ha creduto nell'iniziativa attivandosi per fornire le autorizzazioni necessarie, e a Virgilio Formentin, delegato della rete ferroviaria italiana. L'evento ha preso il via con il raduno dei partecipanti alle 8,00. Una tiepida giornata primaverile ha accompagnato le attività, con la Protezione Civile Vallo di Diano che si è occupata di sgomberare l'interno dello stabile e le Formiche a lavoro sul piazzale esterno. Inutile commentare quello che si è trovato nell'edificio della stazione: calcinacci, rifiuti di ogni tipo, scarpe e materassi. Ma il vero specchio del degrado culturale e sociale della politica sta nelle centinaia e centinaia di manifesti elettorali , anche di noti politici locali presenti all'iniziativa, abbandonati in stazione freschi di stampa senza essere attaccati nelle apposite plance. Quasi tutti i partiti politici, quasi tutti i candidati. Questo è sperpero di denaro pubblico ma soprattutto una vergogna valdianese da censurare e non ripetere mai più. Intervenuti anche gli attivisti del Movimento 5 Stelle, i membri del FAI di Salerno, il delegato di RFI e tanti cittadini che hanno riempito di auto la strada che conduce allo scalo e si sono goduti il sole e la rivitalizzazione di Padula FS. Presenti anche numerosi politici, attivi in conferenza stampa e finalmente determinati nel portare avanti a livello locale e nel loro piccolo la questione. Il sindaco di Padula Paolo Imparato, padrone di casa, dopo aver proposto una riunione dei sindaci della Comunità Montana Vallo di Diano in Certosa sulla linea, ha proposto di dividere in spezzoni il tracciato e riattivarlo a piccoli passi così da razionalizzare le spese e fornire un servizio. Per quanto riguarda lo scalo, è stata testata la disponibilità all'illuminazione del piazzale ed eventualmente alla collocazione del distaccato Ufficio Anagrafe nei locali del piano terra.Il sindaco di Lagonegro Domenico Mitidieri e il consigliere Pasquale Mitidieri hanno ribadito la necessità della linea e il loro impegno anche per il tratto lucano. In 'platea' ad ascoltare anche Attilio Romano, sindaco di Casalbuono, Raffaele Accetta, sindaco di Monte San Giacomo e presidente della Comunità Montana, Tommaso Pellegrino, sindaco di Sassano, Mimmo Cartolano, vice di Sala Consilina, Rosa Campiglia, assessore di Montesano sulla Marcellana. E' intervenuto anche il consigliere provinciale Rocco Giuliano, il quale parzialmente contrastato dal Comitato per alcune sue dichiarazioni, ha portato il saluto del presidente Iannone, il presidente del Consiglio Comunale di Sicignano delegato dal sindaco Alfonso Amato (che ha espresso la volontà di recupero dello scalo, ormai abbandonato dopo la chiusura del bar nel 2011). Ad allietare la giornata ci ha pensato Rocco De Paola, cantante teggianese, che ha eseguito due pezzi restando presente anche alla conferenza stampa finale. Il suo video di Polla fa il giro del web, e anche ieri ha avuto modo di mostrare la sua bravura riscuotendo numerosi applausi. Ha portato il saluto della Caritas Don Vincenzo Federico, ribadendo che ogni anno il 31 di Maggio a cura della sua parrocchia si ripulisce il tratto di stazione limitrofo alla Madonnina del Passeggero e anche il prossimo maggio si ripeterà l'iniziativa. Accorato l'intervento del dottor Rocco Panetta, responsabile trasporti del Codacons e in forza al Comitato pro ferrovia, in cui è stato sottolineato come manchi la volontà politica di riattivare la linea e il lavoro per invertire la tendenza. L'affermazione scomoda ma purtroppo veritiera sullo studio di fattibilità gonfiato (400 milioni di euro) del 2006 ha provocato i mugugni dei seguaci del bus, presenti, ma l'evidenza non è stata scalfita. Successivamente è intervenuto Rocco Della Corte, sottolineando un'idea del pubblico giusta ma purtroppo bistrattata: "Finchè ragioneremo con la logica del profitto e del riscontro economico, la dignità dei cittadini e i loro diritti saranno sempre in secondo piano. E' così che si chiudono scuole, ospedali e ferrovie. Se anche ci fosse un solo passeggero il servizio pubblico deve esserci, non esiste logica economica che tenga. Asservendoci a tale logica ci dimentichiamo dei nostri diritti, come quello alla mobilità, rassegnandoci all'assenza dei servizi". Bilancio della giornata: la Sicignano-Lagonegro entra nel carnet delle ferrovie dimenticate con un'iniziativa pro ferrovia. La gente, i semplici cittadini, giornalisti, le associazioni e le autorità partecipano attivamente dando una gran risposta a chi afferma che nel Vallo di Diano della ferrovia non importa nulla a nessuno. Sono arrivate al Comitato richieste di interventi simili per le stazioni di Lagonegro, Sala Consilina e Sassano-Teggiano.Con umiltà e unità, a parte qualche comprensibile scetticismo fisiologico, si può ottenere qualcosa. A cominciare dal recupero della dignità ferroviaria dei luoghi. |