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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

La figura di Paolo Borsellino sul palco della Stagione Teatrale “Li Curti”

«Per un uomo è normale avere paura, sempre. L’importante è avere il coraggio di affrontarla». Di questa massima ne ha fatto uno stile di vita, mettendo continuamente a rischio la propria incolumità. Minacce, attentati, intimidazioni. Nulla ha potuto placare la sua sete di giustizia, quella ricerca irrefrenabile di verità che, assieme all’amico e collega Giovanni Falcone, lo ha reso uno degli eroi della lotta alla mafia. È Paolo Borsellino, il magistrato assassinato da Cosa Nostra il 19 luglio 1992 nella strage di via D’Amelio a Palermo. A lui ed alla sua carismatica figura l’Associazione culturale “Teatrazione” venerdì 10 gennaio, con inizio alle ore 20.30, presso il Social Tennis Club di Cava de’ Tirreni (Sa), dedicherà il decimo appuntamento della Stagione Teatrale Invernale “Li Curti”. Intitolato “Paolo Borsellino - L’ultimo istante. Storia di un giudice italiano”, lo spettacolo vedrà esibirsi sul palco del Circolo metelliano, sito in via M. Garzia 2, gli attori Valeria Impagliazzo, Alessandra Ranucci, Igor Canto e Cristina Recupito, questi ultimi due anche registi ed autori della drammaturgia. Tratto da materiale di pubblico dominio, la rappresentazione evocherà i momenti salienti della vita del magistrato siciliano: l’infanzia, l’amicizia con Giovanni Falcone, la famiglia, la lotta alla mafia, la vita di giudice e, soprattutto, l’ultimo istante. Borsellino non verrà ricordato come l’“eroe” tanto osannato dai media, ma come un uomo con le sue paure, le sue incertezze, le sue passioni, i suoi ricordi. «Nel Teatro esiste uno straordinario gioco che si chiama il “Se Magico” – affermano i registi Igor Canto e Cristina Recupito - Si ha quando l’attore, per interpretare un personaggio in una situazione o in una “circostanza data”, si chiede continuamente: che cosa farei se io, adesso, oggi, qui, mi trovassi in circostanze simili a quelle del personaggio? Per l’attore il “Se Magico” è quel gioco che dalla realtà lo trasporta in un “altro mondo”, il solo nel quale può avvenire la creazione di uno spettacolo teatrale. Ed è proprio in questa dimensione che abbiamo immaginato di incontrare Paolo Borsellino, per noi ancora vivo nelle sue parole, nei suoi pensieri, nel suo esempio di uomo che ha dedicato la sua vita alla ricerca della verità e della giustizia. E proprio da questi elementi reali siamo partiti per raccontare il nostro incontro immaginario con lui».Nato a Palermo nel 1940, Paolo Borsellino a soli 23 anni vince il concorso in magistratura e diventa il più giovane magistrato d’Italia. All’inizio si occupa solo di cause civili, poi passa al penale. A 39 anni il suo nome balza all’onore delle cronache: Borsellino compare sui giornali per un’inchiesta sui rapporti tra mafia e politica nella gestione degli appalti pubblici. È il 1980, l’anno in cui Cosa Nostra cambia volto: ai vecchi uomini d’onore si sostituiscono i sanguinari corleonesi capitanati da Totò Riina. È solo l’inizio delle ben note vicende tristemente culminate nella strage di via D’Amelio. Per assistere all’appuntamento il costo del biglietto è pari a 6 euro. I ticket possono essere acquistati nella serata dello spettacolo direttamente presso il Social Tennis Club di Cava de’ Tirreni, sito in via M. Garzia 2, o in prevendita telefonando al numero 393.3378060 (disponibile anche per info e prenotazioni).Con la Direzione artistica di Geltrude Barba, la Stagione Teatrale Invernale “Li Curti” è promossa dal Teatro Luca Barba, in collaborazione con l’Associazione Koinè, la Città di Cava de’ Tirreni, l’agenzia di comunicazione integrata MTN Company, il Social Tennis Club di Cava de’ Tirreni e Grafica Metelliana. Per rimanere aggiornati sugli appuntamenti in calendario è possibile consultare il sito www.koine.us.

 
 
 
 
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